Dieta COM: più snelli e in salute

Questo regime alimentare si basa sulle caratteristiche psicofisiche delle persone e permette di curare anche problemi di salute. Eccoi come funziona



Prendi i quattro morfotipi di Ippocrate (linfatico, sanguigno, bilioso e nervoso). Mixali con i biotipi endocrini descritti dall’endocrinologo americano Elliot Abravanel e con le costituzioni della scuola osteopatica francese.

Ne risultano quattro nuovi biotipi, identikit di donna ideati dal dottor Massimo Spattini, specialista in scienze dell’alimentazione e medicina dello sport a Parma, autore dei libri La dieta Com e il dimagrimento localizzato e la Dieta Com in pratica.
«Com è l’acronimo di cronormofodieta, il nuovo approccio olistico che aiuta a perdere peso e, soprattutto, a restare in salute», spiega il dottor Spattini. «Si basa sui ritmi circadiani degli ormoni e sulle caratteristiche psicofisiche di ogni biotipo».

Vuoi scoprire a quale dei 4 profili appartieni? Leggi qui di seguito e specchiati nella descrizione.


PER CAPIRE MEGLIO

> Scritto dal dottor Massimo Spattini, che è anche un culturista, La dieta Com e il dimagrimento localizzato (ed. Tecniche Nuove, 19,90 €) aiuta a dimagrire nei punti critici che sono tipici di ogni profilo.

> Tanti suggerimenti e consigli sullo stile di vita per ritrovare la linea perduta, insieme alla salute.

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IPOLIPOLITICA

>il tuo profilo - Sei il classico tipo ginoide, dal fisico molto femminile: vita stretta, fianchi larghi, sedere non proprio piccolo. Il viso è rotondo, i capelli sottili e tendenzialmente secchi, la pelle pallida e fredda, specie a livello delle cosce, affette da cellulite e ritenzione idrica.
Il tuo cruccio? Fatichi a dimagrire e quando aumenti di peso la “ciccia” si concentra dalla vita in giù. «Il tipo ipolipolitico, che fa molta fatica a bruciare i grassi, è dominato dagli estrogeni in eccesso e dalla tiroide pigra», spiega Massimo Spattini.

>le patologie più frequenti - Sovrappeso, stasi venosa e linfatica (gambe e caviglie gonfie), stipsi e colon irritabile, intolleranze alimentari e predisposizione alla tiroidite di Hashimoto, malattia autoimmune in cui gli anticorpi prendono di mira la tiroide fino a farla funzionare sempre meno.

>a tavola - Essendo il fegato impegnato a metabolizzare l’alto carico di estrogeni e di tossine in circolo, devi seguire una dieta detox in grado di contrastare l’acidosi tissutale dovuta anche all’eccesso di zuccheri e alla tendenza a rimpinzarti di cibo-spazzatura.
Le regole? «Alta percentuale di carboidrati a colazione (ad esempio, yogurt di soia con fette biscottate integrali e marmellata), pranzo con pochi cereali o “pseudocereali” (come il grano saraceno e la quinoa) integrali, e cena con bassissimo carico glicemico. Questa dev’essere a base di pesce o carne bianca, legumi, passati e verdure amare: cicoria, biete, indivia, tarassaco, carciofi, cavoli, cavolfiori e broccoli. Quest’ultimi contengono  ulforani (come l’indolo 3- carbinolo) che hanno proprietà antitumorali e neutralizzano gli estrogeni.

GLI INTEGRATORI GIUSTI

➔Per depurare l’organismo e aiutare il fegato nella sua azione di organo emuntore prendi 30 gocce due volte al giorno di tintura madre di tarassaco.

Per contrastare l’eccesso di estrogeni, nella seconda metà del ciclo (cioè subito dopo l’ovulazione), assumi una capsula da 300 mg di agnocasto, pianta che alza i livelli di progesterone, l’ormone antagonista. E per la circolazione? Punta sulla centella asiatica: in capsule,
tintura madre o estratto fluido.

IPERLIPOGENETICA

>il tuo profilo - Ti riconosci in un fisico dalle spalle larghe e il tronco robusto, che accumula i chili sulla pancia mentre le gambe restano magre? Può darsi che tu sia così di costituzione. O che, entrando in menopausa, stia lentamente passando dal profilo a pera (ginoide) a quello a mela (androide, cioè tipico degli uomini). Addio vitino di vespa e forme sinuose!
Altri tratti somatici? I capelli sono folti e robusti ma un po’ diradati, il viso è ovale, la pelle calda e tendente alla couperose. «Significa che sei dominata dalle ghiandole 0surrenali che producono gli ormoni dello stress: cortisolo, aldosterone, adrenalina e noradrenalina», spiega ancora il dottor Massimo Spattini.

>le patologie più frequenti - Ipertensione e malattie cardiovascolari, resistenza periferica all’insulina e diabete per aumento del grasso addominale, dislipidemia (colesterolo e trigliceridi alti), infiammazioni cutanee e disturbi del sonno dovuti a una scarsa resistenza allo stress.

>a tavola - Non senti l’esigenza di fare colazione e ti accontenti di un caffè al volo? Significa che al mattino hai già il cortisolo e la glicemia alti, che danno un senso di sazietà.
Asseconda i tuoi ritmi e fai una colazione all’inglese, a base di proteine: un uovo, uno yogurt, qualche fetta di prosciutto crudo o del salmone, più 4-5 noci che apportano Omega 3 preziosi per il cuore. Se inizi la giornata con troppi zuccheri, la glicemia (già alta) si impenna ancora di più. Di conseguenza si alza anche l’insulina che fa aumentare la cintura addominale e spiana la strada al diabete.
Pranzo leggero (pochi carboidrati integrali, pesce, carne e verdure) e cena dove finalmente puoi concederti un bel “primo”, sempre nella versione integrale. I carboidrati a cena aumentano il triptofano, precursore della serotonina, aiutando a rilassarti e a conciliare il sonno.


GLI INTEGRATORI GIUSTI

➔Migliora la tua sensibilità all’insulina con 200 g di acido alfa-lipoico da assumere mezz’ora prima dei pasti. E tieni a bada lo stress, che minaccia la salute del cuore, con 500 mg al mattino di Rhodiola Rosea, pianta adattogena che combatte anche la fame nervosa.

E se non dormi bene? Punta sulla Whitania Somnifera, una capsula o tavoletta da 500 mg prima di coricarti: rilassa e abbassa il cortisolo.

IPOMISTA

>il tuo profilo - Silhouette sottile e allungata, sei costituzionalmente magra e raramente vai incontro a problemi di peso. La faccia è grande e triangolare, la testa incorniciata da una massa di capelli (spesso ricci o crespi), il seno piccolo, le labbra sottili, le braccia minute, il tono muscolare scarso. Cerebrale, nervosa e astenica, sei dominata dall’ipofisi, la ghiandola del cervello che è un po’ il direttore d’orchestra di tutto il sistema ormonale.

>le patologie più frequenti - «La prolattina, ormone associato ad ansia e depressione, è sempre un po’ alta e di conseguenza tende a inibire gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, testosterone) e quelli dello stress come il cortisolo e il GH (Growth Hormon), che restano bassi», precisa il dottor Spattini. «Ciò si traduce in scarsa energia e libido, insonnia, nervosismo e senilità precoce (visibile nella pelle e nei capelli) per via del GH che resta sotto i livelli necessari a svolgere la sua azione rigenerante».

>a tavola - Andando incontro a crisi ipoglicemiche, per via del cortisolo basso, tendi a mangiare disordinatamente, piluccando qua è là, soprattutto carboidrati, anche per placare l’ansia. Dovresti invece attenerti ai pasti principali.
A colazione e pranzo consuma un terzo di carboidrati, uno di proteine e uno di grassi. A cena, invece, dai la preferenza alle proteine che stimolano GH e cortisolo. Da abolire i latticini che fanno aumentare la prolattina, già alta.


GLI INTEGRATORI GIUSTI

➔Assumi per tre mesi, due volte al giorno, 200 mg di ginseng siberiano o di eleuterococco: danno energia e ricaricano l’organismo. 

IPERMISTA

>il tuo profilo - Hai un fisico ben proporzionato, con le spalle e i fianchi larghi al punto giusto, le gambe più lunghe del busto, la vita ben disegnata. La distribuzione del grasso è armonica, il tono muscolare è buono e quando ingrassi lo fai in modo uniforme (fortunata: si vede poco!). I capelli sono folti e spessi, il viso rettangolare, le labbra un po’ sottili, la carnagione mediterranea.

>le patologie più frequenti - «Potendo contare su un buon metabolismo, il tipo ipermisto sa che può permettersi di mangiare senza entrare in guerra con la bilancia», spiega il dottor Spattini. «Di conseguenza tende a mangiare troppi carboidrati e snack che a lungo andare esauriscono la tiroide.
Un corretto apporto di zuccheri, infatti, la stimolano. Ma quando si eccede è facile passare dall’ipertiroidismo all’ipotiroidismo funzionale, specie dopo la boa degli anta. Di conseguenza, anche questo biotipo, sebbene armonico e con una distribuzione del grasso omogenea, in menopausa tende a ingrassare.

>a tavola - Il segreto? Come per l’ipomisto, dovresti mantenere a ogni pasto un terzo di carboidrati, un terzo di proteine e un terzo di grassi. Qualche esempio? Colazione con due fette biscottate integrali (carboidrati), uno yogurt magro (proteine) e tre noci o mandorle (grassi vegetali).
A pranzo, riproduci le giuste proporzioni tra i nutrienti con 60 g di pasta o cereali integrali (riso, farro  quinoa, grano saraceno), 100 g di pollo e un’insalata con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, più un paio di mandorle o altra frutta a guscio.
Stesse indicazioni per la cena, che deve anch’essa cercare di ricreare l’equilibrio tra i tre componenti della piramide nutrizionale, dando spazio anche ai legumi, preziosa fonte di proteine vegetali da preferire ai formaggi e agli insaccati.


GLI INTEGRATORI GIUSTI

➔Dai più sprint al tuo metabolismo, che con gli anni rallenta, con 50 mg tre volte al giorno di alghe brune Kelp. Apportano molti minerali, tra cui lo iodio che stimola la tiroide.

Articolo pubblicato su Starbene n. 1 in edicola il 20/12/2016

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