One day light: la dieta di Marc Mességué

Per perdere peso non occorrono diete restrittive, ma un’alimentazione equilibrata con un giorno “di magro” Scopri la formula di Marc Mességué



di Marzia Nicolini

Spesso la ricerca della forma fisica passa per sacrifici e diete restrittive che mettono tristezza. Non la pensa così Marc Mességué. Forte di 15 anni di esperienza nel suo Centro benessere di Gubbio, il famoso esperto di alimentazione sana e fitoterapia ha una sua ricetta per farti smaltire i chili in più: un giorno di magro (a base di frutta, verdura, proteine animali o vegetali), seguito, nel resto della settimana, da una dieta varia ed equilibrata, senza eccessi, né privazioni.

I vantaggi di questo metodo? «Depura l’organismo, attiva il metabolismo, riduce i radicali liberi e contrasta il colesterolo», risponde Mességué. La sua è una filosofia di vita che si basa su un semplice principio: mangiare meno, mangiare meglio. Scopri con noi i “pilastri” del One day light. E riuscirai a perdere i chili di troppo senza neanche accorgerti. 


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«Il pregio della mia giornata di magro è quello di far perdere peso, stabilizzarlo e mantenerlo nel tempo con uno sforzo minimo», afferma Marc Mességué, da poco in libreria con il suo ultimo libro (vedi qui di seguito).

«E a guadagnarci non è solo l’estetica, ma anche la salute. Tenere sotto controllo l’alimentazione per appena 24 ore alla settimana permette al corpo di adattarsi facilmente al cambiamento, senza essere sottoposto a rinunce stressanti. Il peso viene perso gradualmente, il metabolismo rimane attivo e le tossine vengono eliminate con maggiore facilità». Ecco dunque che cosa devi fare.

"Basta un giorno" - Parigino di nascita, italiano d’adozione, nel suo ultimo libro Marc Mességué spiega il segreto per un dimagrimento sano e duraturo, basato su sole 24 ore di dieta alla settimana (Basta un giorno, Sperling & Kupfer, 17 €).

1 SCEGLI IL TUO GIORNO "LIGHT"

Deve essere il giorno della settimana in cui ti senti più tranquilla e serena. Con meno impegni da rispettare per la famiglia o il lavoro.

«Normalmente io consiglio il lunedì, viene subito dopo le “abbuffate” del weekend e ha un suo valore simbolico: rappresenta l’inizio della settimana, ovvero di un nuovo ciclo», dice Mességué. Ma vanno bene anche il venerdì o la domenica. Basta che, una volta stabilito, rimanga sempre lo stesso.

2 NIENTE SALE PER 24 ORE

«Non aggiungere sale ai cibi per tutto il giorno e rinuncia ai carboidrati (a eccezione della colazione», spiega Mességué.

«Sì invece a carne e pesce (o in alternativa ai legumi, ma senza abbinarli tra loro), no a formaggi e insaccati e ok a tanta frutta e verdura fresca. Gli alimenti vanno cotti preferibilmente al vapore o al cartoccio o alla griglia, oppure consumati crudi. Per condire utilizza aceto, limone, spezie ed erbe aromatiche. Infine, bevi almeno due litri di acqua oligominerale.

3 PESATI 2 VOLTE ALLA SETTIMANA

Sali sulla bilancia la mattina del giorno di magro e poi quella successiva, sempre alla stessa ora, in modo da valutare i cambiamenti. «Durante le 24 ore a stecchetto perderai in media 1 chilo», precisa l’esperto. 

«Ma ricorda che si tratta soprattutto di liquidi, che recupererai in gran parte». In genere puoi aspettarti di eliminare 100 g effettivi di “ciccia” che, moltiplicati per 52 settimane, equivalgono a 5,2 chili, smaltiti senza che tu te ne renda conto.

4 NEI GIORNI FREE ASSOCIA BENE I CIBI

«A ogni pasto porta in tavola un solo tipo di alimento associato ai vegetali. Per esempio: carne + verdura, pasta + verdura, legumi + verdura. No invece a uova + carne, pasta + pane, riso + carne, pasta + carne», puntualizza l’esperto. «Acquista solo cibi provenienti da coltivazioni e allevamenti biologici, senza conservanti o altri elementi di origine chimica non esistenti in natura. 

Mangia tanta verdura (assunta all’inizio di pranzo e cena, soprattutto se cruda, ha effetto digestivo, lassativo e saziante). Ok anche alla frutta, a patto che sia di stagione e gustata lontano dai pasti.

Concediti i dolci in quantità modeste, possibilmente a colazione e mai alla fine dei pasti, scegliendo quelli preparati con frutta e farina integrale e dolcificati con il miele. Come metodi di cottura preferisci sempre quelli del giorno di magro, aggiungendo la bollitura in poco liquido. E bevi almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno.

5 FAI ATTENZIONE AI CONDIMENTI

«Oltre ad aceto e limone, puoi utilizzare l’olio evo a crudo», afferma Marc Mességué. «Per insaporire i cibi ricorri a rosmarino, timo e altre erbe aromatiche
a piacere. E usa il sale solo in minime dosi».

Puoi invece aggiungerlo senza problemi all’acqua di cottura, perché la quantità che viene assorbita dagli alimenti è minima. «Occhio inoltre agli zuccheri», ricorda l’esperto: «Vanno bene quello di canna integrale, il miele vergine o la stevia (un dolcificante naturale).

Quanto all’alcol: evita assolutamente i superalcolici (whisky, cognac, gin). Un bicchiere di vino a pasto è invece accettabile»

IL MENU DI MAGRO

➜ Colazione
30 g di pane azzimo (o fette biscottate biologiche senza sale) con marmellata o miele di provenienza biologica; 1 tazza di tè o caffè.

➜ Snack a metà mattina
1 frutto di stagione.

➜ Pranzo
Verdure cotte o crude e 1 porzione di proteine animali (250-300 g di pesce o carne bianca oppure 2 uova) non salati.
Se sei vegetariana una porzione da 50 g di proteine vegetali a scelta tra: lenticchie, ceci, fagioli, piselli, fave, soia insipidi.

➜ Snack a metà pomeriggio
1 frutto di stagione.

➜ Cena
1 porzione di verdure e 1 di proteine animali o vegetali sempre senza aggiunta di sale.

L’AIUTINO CHE ASCIUGA LE FORME

>Se soffri di ritenzione idrica ricorri alle erbe.

>In 1/2 litro di acqua fredda fai bollire 7 cucchiaini di alburno di tiglio, 7 di erica, 7 di dente di leone e 7 di ciliegio peduncolo.

«Mi raccomando che siano sempre certificati di provenienza biologica», afferma Mességué, forte della sua lunga esperienza nel campo della fitoterapia.

>Lascia bollire per 10 minuti e, al termine, filtra.

>Bevi il decotto, caldo o freddo (come preferisci) durante il corso della giornata. 

>«Fai attenzione a non avanzarlo», conclude l’esperto. «Devi finirlo nell’arco di 24 ore»

Articolo pubblicato sul n.41 di Starbene in edicola dal 27/09/2016

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