Estate: attenzione al ghiaccio

Anche i cubetti possono essere a rischio di contaminazioni batteriche pericolose per la salute



Un paio di cubetti nelle bibite per rinfrescarle e nei drink al momento dell’aperitivo. A volte non ci si pensa ma il ghiaccio che si aggiunge nelle bevande o che si utilizza per preparare le granite può essere pericoloso per la salute. La stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità inserisce il ghiaccio in cubetti nell’elenco degli alimenti ad alto rischio di contaminazione biologica. Ecco perché, per tutelarsi da ogni rischio, è bene stare attenti non solo quando si ordina da bere al bar ma anche quando si prepara il ghiaccio in casa e si consumano prodotti surgelati.

Ma perché il ghiaccio può essere pericoloso? «Il motivo è molto semplice – spiega il professor Lorenzo Morelli, presidente della Facoltà di Scienze Agrarie, ambientali e alimentari dell’Università Cattolica di Piacenza e Cremona – Essendo un alimento, l’acqua è esposta al rischio di contaminazione come qualunque altro cibo: se la materia prima è contaminata, quindi, anche il prodotto finale, cioè il ghiaccio, risulterà tale». Ma quali sono i rischi per la salute? Solitamente disturbi intestinali che in alcuni casi possono essere di veloce soluzione, in altri determinare problematiche più serie.

Occorre prestare attenzione anche ai cibi surgelati. «Il congelamento è uno dei sistemi più antichi di conservazione degli alimenti – spiega il professor Morelli – ma non uccide tutti i microrganismi patogeni: del resto in laboratorio si utilizza proprio il congelamento per conservare i batteri che tornano vitali una volta scongelati. Ecco perché è fondamentale per la salute che gli alimenti surgelati, una volta scongelati, vengano consumati nel più breve tempo possibile evitando di tenerli troppo a lungo in frigorifero e non lasciandoli mai esposti al caldo».

Anche il ghiaccio che si prepara a casa può presentare una serie di rischi che si possono evitare prestando le dovute attenzioni. «Innanzitutto è bene usare acqua potabile con cui riempire vaschette pulite e lavate con cura ad ogni utilizzo – commenta il professor Morelli – È consigliabile poi usare tutto il ghiaccio di una vaschetta buttando quello che non si utilizza, nonché riservare alle vaschette del ghiaccio un’area a sé nel congelatore, impilandole una sull’altra dopo averle separate con un foglio di plastica per alimenti. Attenzione infine a maneggiare il ghiaccio con le pinze o i cucchiai, non con le mani».

Altra buona regola per la preparazione e la conservazione del ghiaccio che si utilizza a casa è quella di prestare molta attenzione alla pulizia. Le vaschette vanno lavate con un comune detersivo per piatti ogni volta che sono vuote, mentre il congelatore va tenuto libero da qualsiasi residuo di cibo che può cadere nelle vaschette. Anche la macchina trita-ghiaccio va lavata con cura dopo ogni utilizzo. Attenzione poi a consumare il ghiaccio entro quattro o sei settimane dalla preparazione.

E quando si è in giro? «Un minimo di prudenza è necessaria anche in aree ritenute sicure come l’Europa e il Nord America, soprattutto se si decide di consumare street-food. In tutti i casi in cui non si è certi dalla qualità e della sicurezza del ghiaccio utilizzato, sarebbe meglio preferire bibite refrigerate, rigorosamente chiuse» consiglia il professor Morelli. Se poi alcuni alimenti, in particolare la frutta, sono stati conservati vicino al ghiaccio, è bene lavarli con cura sotto l’acqua corrente prima di consumarli.

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