Da 30 a 60 anni, le posizioni ok per fare sesso senza problemi

Le acrobazie non vanno bene sempre e a ogni età corrispondono esigenze e problemi diversi. Ecco le posizioni più consigliate in ogni fase della vita



La posizione giusta al momento giusto. Nella scelta dello “stile” erotico l’età può avere il suo peso, soprattutto quando si presentano determinate condizioni tipiche di una fase della vita. Ecco allora, dalla trentina alla sessantina, quali sono le posizioni più consigliate alle coppie che vogliono godere del sesso senza rischiare una gita al pronto soccorso. Con la consulenza della sessuologa Laura Rivolta.

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A 30 anni

Molte donne nella trentina non si sentono a loro agio in certe posizioni quando fanno l’amore, per i "postumi" della gravidanza: se il 25% delle donne incinte soffre di dolore pelvico, circa l’8% lo prova ancora a 2 anni dal parto, secondo i dati di una ricerca inglese. Uno dei modi migliori per ovviare a questo inconveniente è mettersi a 4 zampe: «Il peso grava sulle mani e sulle ginocchia, alleggerendo la pelvi», conferma la sessuologa Laura Rivolta. «E se soffre anche la schiena, la posizione a cucchiaio è una buona soluzione. I due partner giacciono entrambi su un fianco, faccia a faccia o girati dalla stessa parte. Oltre a non affaticare la zona lombare, consente alla neo-mamma, la cui mucosa vaginale è ancora ipersensibile, di controllare la forza e la profondità della penetrazione»

A 40 anni

La quarantina è il momento in cui probabilmente, se sei destinata a soffrire di sciatica, avrai le prime avvisaglie. Se nel decennio precedente hai sfruttato spesso posizioni a 4 zampe e a cucchiaio, entrambe comunque ottime per alleggerire la pressione sul nervo sciatico, per cambiare prova la cavallerizza di spalle: «Siedi a cavalcioni del tuo compagno supino, offrendogli lo spettacolo delle tue natiche», consiglia la dottoressa Rivolta. «Ma non chinarti in avanti, perché aggraveresti il dolore». Ottima per la sciatica anche una versione “inclinata” della posizione a 4 zampe: «Appoggiati sui gomiti con le braccia piegate, metti un cuscino sotto il torace, alza il bacino piegando le gambe e puntando le ginocchia: in questo modo non solleciti la spina dorsale», spiega Laura Rivolta.

A 50 anni

Menopausa, estrogeni in caduta libera, mucose che si assottigliano e lubrificazione difficile: il risultato è dolore durante la penetrazione. A questo si aggiunge il rischio di prolassi pelvici, vale a dire uno o più organi interni – come la vescica, per esempio – che si spostano dalla loro sede normale e premono sulla vagina. «Siediti in braccio al tuo partner nella posizione “a smorzacandela”», consiglia la sessuologa. «In questo modo puoi regolare la penetrazione secondo le tue sensazioni». Oppure, per facilitare l’ingresso del pene, va bene una variante della classica “missionaria” aggiungendo un cuscino sotto il bacino per variarne favorevolmente l’angolazione.

A 60 anni

Circa un terzo dei sessantenni, indipendentemente dal sesso, soffre di artrite; in questo caso, spesso le posizioni che sollecitano le ginocchia o le anche sono da escludere. «Farlo in piedi non affatica le articolazioni e rinforza le ossa», osserva la dottoressa Rivolta. «Per essere comoda e stabile, appoggiati a un mobile e dai le spalle al tuo compagno. Se invece l’artrite ha colpito la schiena e ti fa male inarcarla, ti conviene fare l’amore supina, con il sostegno di un cuscino sotto i fianchi, oppure cavalcando il tuo compagno sdraiato sul letto».

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