Toxoplasmosi

L’infezione da Toxoplasma gondii è una delle più comuni malattie infettive dell’uomo e degli animali a sangue caldo; è presente in tutto il mondo e circa un terzo della popolazione mondiale risulta essere stato esposto al Toxoplasma, che nella maggior parte dei casi non determina una malattia grave, anche se in taluni soggetti può provare […]



L’infezione da Toxoplasma gondii è una delle più comuni malattie infettive dell’uomo e degli animali a sangue caldo; è presente in tutto il mondo e circa un terzo della popolazione mondiale risulta essere stato esposto al Toxoplasma, che nella maggior parte dei casi non determina una malattia grave, anche se in taluni soggetti può provare gravi danni. In gravidanza, per esempio, viene trasmesso al prodotto del concepimento (ne consegue una malattia “congenita”) e può riattivarsi dallo stato di latenza in soggetti immunodepressi. La toxoplasmosi negli animali (pecore e capre) è una frequente causa di aborto. Gli animali ospiti definitivi sono i felini.


Come ci si infettacon il Toxoplasma?

La trasmissione del Toxoplasma può avvenire con diverse modalità:

  • mangiando carne (di qualsiasi tipo) cruda o poco cotta, manipolando la carne cruda o utilizzando utensili da cucina precedentemente usati per tagliare la carne cruda;
  • ingerendo accidentalmente oocisti eliminate con le feci da un gatto infetto; ciò può accadere toccando la terra, pulendo la lettiera del gatto domestico o toccando qualunque superficie o oggetto che sia stato contaminato da feci del gatto, oppure consumando verdura non lavata o bevendo acqua non potabile;
  • per trasmissione verticale durante la gravidanza da una donna con prima infezione;
  • raramente, da organi trapiantati ed eccezionalmente attraverso trasfusioni.


Come ci si accorge di avere la toxoplasmosi

La maggior parte delle infezioni decorre in modo asintomatico (80-90%). L’infezione può essere congenita o acquisita dopo la nascita.

Infezione congenita Si verifica quanto una donna suscettibile all’infezione (ossia priva di anticorpi contro il toxoplasma) si infetta durante la gravidanza: la gravità della malattia che ne può conseguire dipende dall’epoca della gravidanza in cui si verifica l’infezione; la trasmissione transplacentare è meno frequente nel primo trimestre (15%), ma se ciò avviene, le conseguenze sono più gravi; il passaggio transplacentare è per contro molto più facile nel terzo trimestre (65% circa), ma sovente il neonato alla nascita non presenta segni o sintomi di infezione. Le manifestazioni possono essere di varia natura ed entità: da un lieve danno della vista alla presenza dei quattro sintomi della malattia grave a livello dell’occhio (retinocorioidite, ossia compromissione della retina e della coroide) e del sistema nervoso centrale (idrocefalo, convulsioni e calcificazioni cerebrali). La più comune sequela dell’infezione contratta in gravidanza è la malattia oculare; i parassiti si moltiplicano nella retina causando infiammazione della coroide (retinocorioidite); queste lesioni possono essere presenti alla nascita, ma infezioni più limitate possono riaccendersi anche successivamente, per lo più durante l’adolescenza o anche in epoca adulta.

Infezione acquisita dopo la nascita Decorre per lo più in modo asintomatico; in alcuni casi l’infezione si manifesta con ingrossamento dei linfonodi (linfadenopatia) per lo più a livello del collo, associato a febbre moderata, cefalea, malessere, stanchezza, dolori muscolari; possono coesistere anche esantema maculo-papuloso e ingrossamento del fegato. Molto raramente la malattia assume carattere di maggiore gravità con miocardite, pericardite, epatite, corioretinite. L’infezione si risolve spontaneamente nell’arco di alcune settimane o, raramente, mesi. I linfonodi colpiti mostrano un’alterazione tipica ben riconoscibile all’esame al microscopio. L’encefalite è la più comune manifestazione dell’infezione del soggetto immunocompromesso (per esempio, affetto da virus HIV); possono verificarsi anche compromissione del cuore (miocardite) e dell’occhio (corioretinite).


Diagnosi

La diagnosi si basa sul ritrovamento nel sangue di anticorpi anti-toxoplasma: esistono molti tipi di test, tutti utili per dimostrare la presenza, nel sangue, di anticorpi cosiddetti della fase precoce (IgM), che testimoniano l’infezione recente. Nella maggior parte dei casi, in presenza di lievi sintomi, l’infezione non necessita di trattamento particolare e guarisce spontaneamente in poche settimane. Il trattamento antibiotico (sulfamidici, pirimetamina, antibiotici macrolidi) può essere necessario nei casi in cui la malattia possa causare gravi danni (gravidanza), o qualora vi siano lesioni come infezione oftalmica, encefalite, miocardite.


Prevenzione

La prevenzione si basa su semplici norme di comportamento: indossare guanti durante le attività di giardinaggio; lavarsi bene le mani con sapone dopo ogni attività all’aperto, soprattutto prima di preparare il cibo; in particolare, quando si prepara la carne lavare bene gli strumenti con sapone e acqua calda, quindi lavarsi con cura le mani anch’esse con acqua e sapone subito dopo aver toccato la carne; assicurarsi di cuocere bene la carne; lavare le verdure. [P.C.]