Allergia alla carne rossa: sintomi e cure

Esiste anche questa allergia e il rischio è legato a una puntura di zecca. Ma vediamo di capire che cosa succede nell’organismo e come si affronta il problema. Ce l’ha spiegato l’allergologo che per primo ha riportato casi di allergia da carne rossa nel Nord Italia




di Oscar Puntel


Esiste anche l’allergia alla carne rossa. Si tratta di un forma rara: in Italia è appena stata riscontrata al Nord. Al momento si contano 23 casi, fra giugno e settembre 2016, ma potrebbero essere molti di più, stando a quanto è emerso al Congresso dell’Associazione degli Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri Italiani, che presto avvierà una nuova indagine conoscitiva

«Presto verrà avviata una indagine epidemiologica, ci aspettiamo un aumento, proprio perché molte persone non hanno ricevuto la corretta diagnosi, vista la difficoltà di riconoscerla», spiega Danilo Villalta, responsabile del dipartimento di Allergologia e Immunologia Clinica a Pordenone, che per primo ha riportato casi di allergica da carne rossa nel Nord Italia.

La reazione viene scatenata da una puntura di zecca (questi parassiti sono maggiormente frequenti nel Nord Italia). Ma non è detto che entrare in contatto con le zecche implichi la comparsa dell'allergia alla carne.

Per sapere come insorge e come si può curare, continua a sfogliare il nostro articolo.

ottobre 2016

Fai la tua domanda ai nostri esperti

CHE COSA SUCCEDE NEL NOSTRO CORPO

La reazione allergica al contatto alimentare con la carne rossa scatena una iper-risposta immunitaria di alcuni anticorpi, le IgE.

Ma facciamo un passo indietro. Che cosa succede al nostro sistema di difesa? Il corpo umano è entrato in contatto con una molecola, uno zucchero che si chiama Alfa-Gal, in seguito a una puntura di zecca, (che ha introdotto questa sostanza nell’organismo). Il corpo, quindi, mette in atto una risposta immunitaria, cioè la produzione di anticorpi di difesa da quest’agente estraneo.

«Quando, in un secondo momento, si assume carne rossa, nell’organismo si verifica una iper-reazione delle difese, perché tracce di AlfaGal (la stessa molecola precedentemente attaccata) sono riscontrate in quest'alimento», ci chiarisce l'esperto.

QUALI SONO I SINTOMI

«L’allergia alla carne rossa è atipica», spiega l’esperto. «A differenza delle altre allergie (la persona mangia qualcosa e immediatamente si verifica una reazione allergica), nel caso della carne rossa i sintomi compaiono dalle 3 alle 6 ore dopo l’assunzione. Ecco perché spesso è difficile da diagnosticare. Inoltre, dipende anche dalla quantità di carne rossa assunta: noi raccomandiamo di non superare i 50-80 g di carne rossa a pasto», spiega l’esperto.

I sintomi sono quelli classici delle allergie: eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, spasmi cardiaci. Si può verificare anche una perdita di coscienza.

Per capire se si è allergici, è stato messo a punto un test, che ‘dosa’ le IgE contro l’Alfa-Gal, cioè ne identifica la quantità: se queste sono presenti nel sangue oltre certi limiti dopo l’esposizione alla sostanza, siamo in presenza di una allergia, perché vuol dire che è in corso una risposta immunitaria eccessiva. La prova è tuttavia disponibile nei centri allergologici delle principali città italiane.

COME SI CURA L'ALLERGIA ALLA CARNE ROSSA

«Contro questo tipo di allergia bisogna, naturalmente, ridurre l’assunzione di carne rossa (non deve superare i 50-60 g a pasto) nella dieta. Nessun problema, invece, per carne bianca, come pollo e tacchino o per il pesce, che non presentano la molecola Alfa-Gal.

Attenzione: basta solo ridurre le porzioni di carne rossa nella dieta. Piccole quantità, infatti, vengono tollerate. Devono essere totalmente bandite, invece, la trippa, le interiora e i reni, tutte parti che scatenano reazioni più facilmente, anche in bassa quantità», precisa il dottor Villalta.

Spesso, comunque, si tratta di una limitazione temporanea: «Si è visto che, le persone allergiche, se non vengono più punte da zecche, possono tornare a tollerare la carne rossa. Il sistema immunitario, infatti, in mancanza di un allergene (l’Alfa Gal) che lo scatena, riassetta le sue reazioni e regredisce allo stato precedente la puntura della zecca».

NON SEMPRE SI SVILUPPA ALLERGIA

C’è ancora molto da scoprire su questa rara forma allergica. Non è detto che tutti coloro che sono stati punti da una zecca sviluppino l’allergia. Così come non è detto che essa si presenti se la zecca inocula la molecola-zucchero scatenante.

«Molte persone possono sviluppare degli anticorpi IgE contro questa sostanza, ma a un livello basso. Quelli che sviluppano l’allergia sono pochi e non sappiamo perché. Si calcola che circa il 10% di quelli che producono IgE contro l’Alfa-Gal possano poi sviluppare questa particolare forma allergica», conclude l’esperto.

Leggi anche

Puntura di zecca: i sintomi e cosa fare

Morso di zecca, cosa fare

Allergia e intolleranza: qual è la differenza?