Vitamina D efficace come i farmaci per la pressione

Assumere un integratore di vitamina D al giorno, per chi ne è carente, ha un effetto simile a quello dei farmaci antiipertensivi. Lo studio condotto in Danimarca. L’organismo produce questa vitamina tramite l’esposizione della pelle al sole. Approfittiamone nei mesi estivi



Assumere pillole di vitamina D una volta al giorno aiuta a ridurre la pressione alta con la stessa efficacia di un farmaco antipertensivo. Lo dimostra uno studio danese presentato a Londra, al meeting della Società europea dell'ipertensione (Esh).

La vitamina D, ricordano gli esperti, puo' essere introdotta attraverso la dieta solo in minima parte. La quota maggiore viene creata dalla pelle grazie all'esposizione alla luce del sole, che però in molti Paesi è quasi sempre troppo pallido per attivare la produzione della sostanza. Non a caso la ricerca è stata condotta in Danimarca, nell'ospedale di Holstebro, alla stessa latitudine di città come Glasgow o Mosca.

Lo studio ha esaminato 112 persone, di cui 92 con carenza di vitamina D all'inizio della sperimentazione. Gli autori hanno osservato che i pazienti trattati con adeguati integratori, rispetto al gruppo al quale era stato dato placebo, avevano riportato un calo significativo sia della pressione sistolica (la "massima", quella misurata all'origine ossia a livello dell'aorta, vicino al cuore) che della pressione diastolica (la "minima").

«Il nostro studio - afferma Thomas Larsen, coordinatore della ricerca - suggerisce che i pazienti ipertesi possono beneficiare di supplementi di vitamina D, se presentano una carenza di questa sostanza. La vitamina D non rappresenterebbe una cura contro l'ipertensione - precisa lo studioso - ma un valido aiuto, soprattutto nei mesi invernali. Va comunque sottolineato che si tratta di un piccolo studio, da approfondire con ricerche più estese».

Dopo 20 settimane di assunzione «l'effetto dei supplementi di vitamina D è stato consistente quanto quello dei farmaci antipertensivi nei trial», commenta la vice presidente dell'Esh, Anna Dominiczack.«Si tratta di uno studio iniziale che necessita di conferme», aggiunge. Ma se queste arriveranno, l'uso di pillole di vitamina D potrebbe diventare «parte di una strategia piu' ampia per il controllo dell'ipertensione arteriosa nei pazienti con livelli bassi di vitamina del sole».

Per chi abita in Italia, dove il sole non manca, alle porte della stagione calda, tuttavia, lo studio può essere uno sprone a fare passeggiate all'aria aperta. Ma senza dimenticare tuttavia di applicare sulla pelle la protezione solare adatta al nostro fototipo.