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Sanità: le sale operatorie del futuro

Più spaziose di quelle tradizionali, sono ipertecnologiche e consentono interventi più rapidi e sicuri. Scopri tutte le novità

Credits: iStock



di Valeria Ghitti


Più ampie e spaziose di quelle tradizionali, gestibili semplicemente premendo un tasto e, soprattutto, dotate di tecnologie all’avanguardia: sono le 10 sale operatorie appena inaugurate a Brescia, all’ospedale Fondazione Poliambulanza. Siamo andati a visitarle per scoprire i vantaggi per i pazienti di tanta evoluzione tecnologica.


OPERAZIONI HI-TECH

L’ospedale è il primo in Italia con videolaparoscopia 4K ultra HD e uno dei pochi ad avere il 3D ad alta risoluzione: il chirurgo che opera in laparoscopia (inserendo telecamera e strumenti chirurgici attraverso microincisioni) vede la parte da trattare su monitor con una risoluzione 4 volte superiore alla tecnologia tradizionale o in tre dimensioni.

«Con il 4K la visione è molto più dettagliata di quella finora possibile, permettendo tagli più precisi, mentre l’uso del 3D facilita ricostruzioni e suture», spiega Edoardo Rosso, direttore della Chirurgia generale della Poliambulanza. «Le operazioni diventano più brevi e sicure e possiamo affrontare in laparoscopia interventi che finora avremmo fatto a cielo aperto, come l’asportazione di alcuni tumori complessi del fegato e del pancreas». 


TUTTI GLI ESAMI SUBITO ACCESSIBILI

Attraverso i monitor, l’équipe, da qualunque punto della sala e in qualsiasi momento, può accedere alle info sanitarie del paziente, compresi referti di ambulatorio e radiografie: si riduce al minimo il rischio di incidenti, come interventi su parti sbagliate.


CONSULTI DAL VIVO A DISTANZA E REGISTRAZIONI

«Possiamo inviare immagini e video in tempo reale, all’interno o all’esterno dell’ospedale, per esempio per chiedere un parere a un altro medico», aggiunge il chirurgo. In ogni sala è possibile registrare audio e video provenienti da endoscopi, dalla telecamera ambientale e da quella WiFi presente sulla lampada che illumina il tavolo operatorio.

«Oltre a garantire più trasparenza su quanto accade in sala operatoria, questi filmati sono un importante strumento didattico: permettono di rivedere l’intervento, individuare punti che si possono migliorare, standardizzare l’operazione, rendendola più sicura ed efficace», conclude Rosso.


ALTRI DUE GIOIELLI

>O-ARM2 è il sistema per la chirurgia spinale che consente di acquisire in sala operatoria, durante l’intervento, una sorta di Tac in 3D della zona da trattare, con un’altissima risoluzione, per operare in modo preciso. Il primo, e per ora unico in Italia, è stato appena attivato all’Humanitas Neuro Center di Rozzano (MI).

>IL SUPER ROBOT di ultima generazione Da Vinci Xi HD rende possibile operare contemporaneamente in più distretti dell’addome. È stato installato da poco tra gli altri, al Policlinico Federico II di Napoli e all’Ospedale di Camposampiero (Padova).


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Articolo pubblicato sul n.22 di Starbene in edicola dal 17/05/2014