Ruolo del rame nella stagione autunnale

Il rame è un oligoelemento prezioso contro le malattie da raffreddamento



Non è banale dire che le mezze stagioni non esistono più: il tempo è sempre più bizzarro e anche in questo autunno si sono alternate giornate calde e giornate davvero fredde, con il risultato della diffusione, soprattutto i bambini, di sindromi simil-influenzali con raffreddore, tosse e raucedine.

Il sistema immunitario, nel passaggio dall’estate all’autunno, risulta particolarmente fragile e va adeguatamente rinforzato in modo da poter contrastare efficacemente virus e batteri di stagione.


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Il rame è un minerale indispensabile per la corretta realizzazione di molti processi metabolici: interviene infatti nella coagulazione ed è importante per il corretto mantenimento dell’omeostasi dell’osso.

Questo prezioso oligoelemento si introduce con l’alimentazione: ne sono molto ricchi i molluschi, ma anche le noci, le nocciole, la soia, i semi di girasole, il germe di grano e la crusca. In caso di carenza, però, il rame può essere integrato sotto forma di fiale.

L’oligoelemento rame è molto efficace soprattutto se somministrato nelle primissime fasi delle infezioni virali e batteriche, poiché si comporta come un potente antiossidante, stimola le difese immunitarie e svolge un’azione battericida: un suo impiego tempestivo riesce spesso a ridurre la necessità di terapia antibiotica e a limitare l’intensità dell’astenia post-febbre, spesso terribilmente debilitante.

In oligoterapia, il rame è in assoluto il preparato più indicato per la risoluzione delle forme infettive acute perché è in grado di accelerare il processo di guarigione delle affezioni dell’apparato respiratorio come faringite, tracheite, bronchite, sinusite e otite, e si rivela efficace anche per rimediare alle infezioni dell’apparato urinario, specie se scatenate da colpi di freddo.

L’oligoelemento rame, inoltre, concorre a rinforzare i capelli e a renderli più splendenti, ne limita anche la caduta, solitamente così accentuata nel periodo autunnale, svolge anche un effetto remineralizzante sulle ossa, contribuisce al trofismo dei vasi oculari e protegge dai reumatismi e dall’artrite, in virtù della sua azione antinfiammatoria.

D’altro canto però non bisogna eccedere con l’integrazione, poiché un eccesso di rame può indurre nausea e vomito.

Come spiega la dottoressa Silvia Buscaglia, farmacista omeopata a Milano, «l’oligoelemento rame dovrebbe essere assunto a digiuno per via orale, tenendolo sotto la lingua per almeno un minuto in modo che possa essere ben assorbito. L’assunzione dovrebbe avvenire preferibilmente lontano dai pasti, può essere ripetuta fino a due volte al giorno, soprattutto in fase di infezione acuta conclamata».

«Già dagli anni ’70 infatti, alcuni studi del dottor Henry Picard hanno evidenziato come l’utilizzo regolare di Rame in oligoelemento, preparato come sale dell’acido gluconico 0,2590 grammi per 100ml, da una a tre dosi giornaliere dall’inizio dei sintomi di infezioni e raffreddore contribuisca a limitare l’evoluzione della malattia in più del 90% dei casi in un tempo medio di 24-48 ore – aggiunge l’esperta – L’oligoterapia si dimostra quindi una risorsa preziosa perché sicura, funzionale e ben tollerata anche dai bambini: non avendo oltretutto effetti collaterali, può essere associata all’assunzione di farmaci tradizionali».

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