Le previsioni per il futuro non sono affatto rosee: secondo le stime disponibili, nel 2025 a soffrire di allergie sarà la metà della popolazione italiana.
Il forte aumento dell’incidenza di allergie è riconducibile all’eccessiva igienizzazione dello stile di vita, al forte inquinamento atmosferico e ambientale nonché purtroppo al ritardo diagnostico spesso favorito da un’erronea banalizzazione dei sintomi presentati dal paziente.
Le allergie sono un problema molto comune e un argomento oggetto di moltissime discussioni, eppure esiste ancora molta confusione fra intolleranze e allergie alimentari: molte persone infatti pensano di essere allergiche o intolleranti a determinati alimenti senza esserlo realmente.
Un’intolleranza alimentare determina la comparsa per lo più di un corteo sintomatologico gastrointestinale, mentre un’allergia scatena una reazione abnorme da parte del sistema immunitario.
Uno degli esempi più classici di intolleranza alimentare è quella al lattosio: con il passare degli anni si può ridurre la capacità di digerire il lattosio, uno zucchero del latte, con una sintomatologia gastrointestinale tanto più accentuata quanto minore è la capacità di scissione di tale zucchero.
L’allergia a un alimento, invece, determina la produzione di anticorpi specifici in risposta all’ingestione della sostanza con manifestazioni come orticaria, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, anche shock anafilattico.
La grande confusione in fatto di allergie e intolleranze è alimentata anche dalla vasta diffusione di test di dubbia attendibilità, che promettono di diagnosticare improbabili allergie e intolleranze.
In questo caso gioca un ruolo centrale l’intelligenza del paziente, che deve affidarsi innanzitutto al proprio medico di base e poi, eventualmente, a specialisti del settore che sappiano dirimere la natura dei disturbi e individuarne la causa.
Il ritardo nella corretta diagnosi di allergia è spesso da ricercare anche nel fatto che i pazienti si affidano a professionisti non medici, motivo per cui è di fondamentale importanza evidenziare come le manifestazioni cliniche, i percorsi diagnostici e poi le terapie, siano del tutto diversi in caso di intolleranze e allergie.
Ma se la persona a cui ci si affida non è in grado di capire se il paziente soffra di intolleranza o allergia, allora la via della guarigione o comunque della soluzione della situazione di disagio, appare molto lontana.
Come spiega la dottoressa Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO (Associazione Allergologi Immunologi Territoriale Ospedalieri), «nonostante le allergie siano un argomento sempre più di attualità, c’è molta confusione, il che aggrava spesso i costi socio-economici di queste patologie, a volte a completo carico del paziente. Non riuscire a fare una corretta diagnosi di allergia o intolleranza infatti, si traduce in un inevitabile peggioramento della qualità di vita del paziente».
Le risposte dei nostri esperti
Cara lettrice, le consiglio di rivolgersi ad un esperto di nutrizione sensibile ed esperto in adolescenti che sappia educarla all’educazione alimentare. Infatti, in questo momento particolare della...
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