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Stop alla psoriasi con la carbossiterapia

Grazie a una terapia che prevede piccole infiltrazioni indolori di anidride carbonica, oggi è possibile trattare con successo la psoriasi, malattia infiammatoria cronica della cute, che colpisce soprattutto i giovani

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di Gregorio Grassi


La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della cute, definita eritemato-desquamativa per la presenza delle cosiddette placche psoriasiche: ispessimenti “a strati” color argento, con una base fortemente arrossata. Si manifestano soprattutto al livello di gomiti, ginocchia, regione sacrale, genitali esterni, mani e cuoio capelluto.

«Colpendo il 3% della popolazione (soprattutto giovani dai 15 ai 35), negli ultimi dieci anni sono state messe a punto soluzioni non farmacologiche, utili a ridurre il ricorso a cortisonici, topici o sistemici, farmaci biologici o e immunosoppressori», spiega la dottoressa Veronica Manzoni, medico estetico a Milano e a Romano di Lombardia (Bergamo).

«Tra queste, una tecnica innovativa è rappresentata dalla carbossiterapia, la cui validità per il trattamento delle forme lievi-moderate di psoriasi è dimostrata da uno studio pubblicato nel 2014 sul Journal of Dermatology Treatment. Poiché la psoriasi provoca, a livello delle placche, una sofferenza del microcircolo cutaneo, è utile intervenire con un ciclo di carbossiterapia, il gas presente in natura che riapre e rigenera i capillari».


Come avviene la seduta

L’anidride carbonica medicale, preriscaldata, è erogata da un’apparecchiatura certificata. Viene somministrata per vie sottocutanea tramite piccole infiltrazioni indolori, che utilizzano un ago sottilissimo. Tante rapidissime “punturine” (sia ai bordi della lesione che all’interno della stessa) per riaprire all’istante, grazie alla forza di questo gas naturale, capillari e vasellini chiusi. Riattivando la microcircolazione, è possibile di riflesso ossigenare la cute, spegnere l’infiammazione e aiutare la pelle a regolarizzare il turn-over cellulare.

La seduta dura dai 15 ai 30 minuti, non lascia lividi o altri segni e consente un immediato ritorno alla vita di sempre.


I risultati della terapia

«Lo studio del 2014 evidenzia come sia possibile ottenere un netto miglioramento delle placche psoriasiche dopo due mesi di trattamento, con una cadenza di sedute bisettimanali», prosegue la dottoressa Manzoni.

«Nel 38% dei casi di psoriasi lieve si è ottenuta la risoluzione completa delle placche, con la pelle nuova sottostante rosea e levigata. Inoltre, nei punti trattati con la carbossiterapia, non si sono evidenziate recidive a distanza di due anni dalla fine del ciclo terapeutico».

Il costo di ogni seduta? Circa 100-120 euro.

6 luglio 2017

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