Meduse: non pungono e non mordono, eppure…

Il contatto dei loro tentacoli con la pelle provoca un’irritazione locale generalmente più accentuata nei bambini



Anche se le meduse presenti nei mari nostrani non sono velenose come quelle che si trovano nei mari tropicali, negli ultimi anni risultano essere maggiormente diffuse a causa della temperatura sempre più alta e dell’aumento della salinità dell’acqua, un fattore che ha reso il contatto con le meduse decisamente più probabile. Questi celenterati sono dotati di tentacoli urticanti, responsabili di rossore, gonfiore e dolore in sede di contatto.


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I tentacoli urticanti delle meduse sono i responsabili del gonfiore, del prurito e dell’arrossamento a seguito del contatto con la cute umana: pur non mordendo e non pungendo infatti, le meduse possono determinare la comparsa di reazioni locali di una certa entità. Se il contatto con la medusa avviene al largo, bisogna tornare a riva agitandosi il meno possibile, mentre se si è a riva è bene uscire dall’acqua.

È importante lavare la zona interessata dal contatto con acqua di mare, evitando accuratamente l’acqua dolce poiché quest’ultima può favorire la rottura delle strutture urticanti della medusa eventualmente rimaste sulla pelle: tali strutture invece vanno rimosse, meglio se con una tessera rigida, ed evitando di usare le mani. Il lavaggio accurato serve a diluire la concentrazione delle sostanze urticanti rilasciate dalle meduse.

Di solito il prurito e il dolore in sede di contatto sono quasi insopportabili: è bene però cercare di non grattarsi sempre per evitare di rompere gli eventuali frammenti urticanti presenti sulla pelle. Anche se il calore degrada le tossine rilasciate dalle meduse, occorrerebbero circa 50 gradi, quindi meglio evitare l’applicazione del calore per non incorrere in ustioni.

Non ci sono evidenze scientifiche che supportino l’uso dell’ammoniaca o dell’aceto per lenire il dolore provocato dal contatto con una medusa: in sede locale è invece utile l’applicazione di un gel astringente al cloruro d’alluminio. In caso di reazioni più estese invece, può essere utile l’applicazione di presidi a base di cortisonici o antistaminici, ma in questo caso è meglio consultare un medico.

«La puntura di una medusa è molto dolorosa e fastidiosa, causa di una reazione irritativa e locale che talvolta comporta un progressivo aumento di reazioni allergiche scatenate anche fatali, conseguenza che fino a pochi mesi fa è stata trascurata e che ultimamente è oggetto di studio e di approfondimento – spiega il professor Massimo Triggiani della SIAAIC, Società Italiana Allergologia Asma e Immunologia Clinica – Bisogna fare attenzione perché, ad una reazione anafilattica grave, contribuisce anche l'aver compiuto uno sforzo fisico al momento della puntura o l'aver assunto antiinfiammatori nei giorni precedenti, due fattori che potrebbero aumentare la gravità della reazione. Purtroppo molte strutture vacanziere non mettono a disposizione kit di pronto soccorso adeguati, quindi portate sempre con voi l'auto-iniettore dell'adrenalina».

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