Malanni di stagione: come combatterli (e prevenirli)

In Italia ogni anno il raffreddore colpisce milioni di persone. Ecco le migliori strategie per curarlo e ristabilirsi più in fretta



di Ida Macchi

Starnuti a raffica, accessi di tosse, gola che brucia, naso che cola: in Italia, si calcola che ogni anno si raffreddi circa il 46 per cento della popolazione over 14 e, stando ai dati Istat, per colpa del raffreddore si saltano circa 40.000 ore di lavoro e 20.000 ore di scuola per un costo sociale che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

Eppure, qualche trucco in più può aiutarci a ridurre i rischi di rimanerne vittime. Se capita, non mancano i rimedi per alleviare i sintomi, ristabilirsi più in fretta ed evitare che il raffreddore si complichi. Ecco le armi migliori, secondo le più autorevoli ricerche scientifiche.

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ATTENTA ALLE MANIGLIE DEL FRIGO

Può sembrarti strano, ma puoi prenderti un raffreddore per colpa del frigorifero: un recente studio della Virginia University ha scoperto che le maniglie del frigo sono il luogo dove i rinovirus, responsabili dei raffreddori, si annidano con più facilità.

Seguono però a ruota cellulari e telecomandi. «Visto che è impossibile non toccare questi oggetti, la soluzione per evitare di contagiarsi è quella di lavarsi spesso le mani, soprattutto quando in casa c’è qualcuno che è già raffreddato, o dopo essere stati in locali pubblici », suggerisce il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo.

«Per farlo, non occorre usare disinfettanti o antimicrobici: è sufficiente un sapone neutro, magari strofinato bene sulle mani, in modo da allontanare gli ospiti indesiderati».

TIENI IL COLLO AL CALDO

Per prevenire i malanni da raffreddamento, copri collo e bocca con una sciarpa, quando stai all’aperto. Lo consigliano gli esperti della Majo Clinic, organizzazione no-profit statunitense per la pratica e la ricerca medica: freddo intenso e gelo paralizzano le difese immunitarie presenti nel naso e nella gola.

Se invece sei raffreddata, metti sempre la mano davanti alla bocca quando tossisci o starnutisci: «Solo con il respiro, diffondi i rinovirus a una distanza di circa mezzo metro, mentre quando parli li fai propagare sino a un metro», spiega il dottor Pregliasco.

«Con la complicità di un colpo di tosse o di uno stranuto, metti loro il turbo, facendoli arrivare sino a 2 metri di distanza, contagiando facilmente chi ti sta attorno».

DORMI ALMENO 7 ORE A NOTTE

Per ridurre i rischi di ammalarti, mantieni in forma il tuo sistema immunitario. Per fortificarlo, dormi almeno 7 ore per notte. Uno studio della University of California ha dimostrato che chi riposa solo sei ore a notte rischia di buscarsi il raffreddore quattro volte di più: la privazione di sonno deprime le difese naturali dell’organismo.

Ricorri inoltre a integratori a base di echinacea, propoli o zinco che stimolano le funzioni del sistema immunitario: lo puoi fare a scopo preventivo, sin dall’inizio della brutta stagione, ma anche ai primi accenni di raffreddore.

«È dimostrato, per esempio, che lo zinco facilita il lavoro dei globuli bianchi e, soprattutto, rende più attivi i linfociti T, cellule che aggrediscono i virus, ma che distruggono anche le cellule del corpo infette per contenere l’estensione del raffreddore», spiega Pregliasco.

NON PRENDERE GLI ANTIBIOTICI

Se ti ammali, niente antibiotici: uno studio pubblicato su The Lancet da un team di ricercatori britannici ha dimostrato che questi farmaci, oltre a essere inefficaci contro il raffreddore, possono innescare effetti collaterali indesiderati come diarrea, vomito ed eruzioni cutanee. Se necessario, magari perché la malattia da raffreddamento si è complicata con una sinusite o una bronchite, sarà il medico a prescriverli.

Altrimenti, se il tuo è un raffreddore “comune”, ci pensa il sistema immunitario a metterlo alle corde e a garantirti la guarigione: in genere nel giro di una settimana.

«Per aiutarlo, ricorri alla propoli, vero e proprio antibiotico naturale, indicato soprattutto se hai anche la gola che brucia.Ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali e immunostimolanti ed è priva di controindicazioni ed effetti collaterali», suggerisce il dottor Pregliasco.

«Stai inoltre al caldo e concediti, se possibile, un giorno di riposo in cui rimanere a letto “ben rintanata” per dar modo alle tue difese naturali di reagire al top», consiglia il dottor Paolo Pizzinelli, internista.

«Per favorirne il lavoro, sorseggia tè leggeri, o decotti con erbe come pino, timo o eucalipto, ben calde: ti aiutano ad aprire il naso e aidratare le mucose delle vie respiratorie che riescono così a contrastare meglio la crescita virale».

AUMENTA L'UMIDITÀ IN CASA

Se sei raffreddata, cerca di tenere il naso libero e pulito, evitando ristagni di muco: «Possono risalire nei seni paranasali o nelle orecchie, dando il via a dolorose sinusiti o otiti», spiega il dottor Pizzinelli.

«Per questo, soffiati il naso con delicatezza, tenendo serrata prima una narice e poi l’altra. Per rendere più fluido il muco (e quindi più facile da espellere), invece, alza il tasso di umidità di casa al 70% (è quella che rende i vetri un po’ appannati), mettendo panni bagnati sui caloriferi o usando un vaporizzatore.

Per tornare a respirare a piene narici, ok anche ai suffumigi, magari arricchiti di oli balsamici come pino ed eucalipto. Soprattutto, sì alle soluzioni a base di acqua di mare da instillare nel naso, ideali per grandi e piccini ». Una metanalisi pubblicata sull’autorevole rivista Jama, ha dimostrato che sono una cura vincente anche per le sinusiti croniche.

«Se i ristagni di muco sono importanti e il naso è irrimediabilmente chiuso, invece, puoi utilizzare mucolitici (farmaci cherendono più fluide le secrezioni nasali e quelle delle  prime vie aeree) da inalare con un apparecchio per aerosol, che li trasforma in una sospensione aerea di microgoccioline che arrivano in profondità, dove sciolgono i ristagni», suggerisce il dottor Pizzinelli.

COMBATTI LA TOSSE CON IL CIOCCOLATO

Se sei raffreddata ed è soprattutto la tosse a non darti tregua, ok al cioccolato: una ricerca dell’Imperial College di Londra ha dimostrato che la teobromina, principio attivo del cacao, è più efficace della codeina, ingrediente spesso presente negli sciroppi antitosse.

I ricercatori stanno tentando di mettere a punto nuovi farmaci proprio a base di cacao. Ma se hai una tosse ribelle, sin da ora puoi succhiare lentamente un quadratino di cioccolato fondente: può darti immediato sollievo.

Articolo pubblicato sul n.48 di Starbene in edicola dal 15/11/2016

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