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Fibromialgia: 12 giorni per curarla alle terme

Soffri di dolore cronico a muscoli, tendini e legamenti? Prova il nuovo programma terapeutico testato dall’Università di Ferrara per ritrovare la scioltezza perduta e dare scacco matto alla rigidità articolare

credits: istock



Se ne soffri, lo hai già imparato a tue spese: il termine fibromialgia deriva dal greco “fibro”, che indica i tessuti fibrosi come tendini e legamenti, e “mialgia”, che significa dolore muscolare. L’unione delle due parole dà vita a una patologia cronica sempre più diffusa che colpisce il 4% della popolazione italiana, con una netta prevalenza del sesso femminile, specie dopo i 40 anni.

«La diagnosi della fibromialgia si basa sulla valutazione clinica dei sintomi riferiti dal paziente», spiega il dottor Lucio Favaro, specialista in reumatologia, osteopata e agopuntore a Bologna, responsabile del Centro per le Malattie dell’apparato locomotore di Riolo Terme (Ravenna). «Viene stilata in presenza di dolore muscolo-scheletrico diffuso, che interessa sia la parte inferiore che superiore del corpo e che persiste da più di tre mesi. Tipici della malattia sono i cosiddetti tender points, ovvero precisi punti dolorosi disseminati a livello della colonna cervicale e lombare, delle spalle, delle braccia, dei fianchi, del girovita e delle ginocchia. Se un paziente riferisce di provare dolore in almeno 11 dei 18 tender points definiti nel 1990 dall’American College of Rheumatology, viene posta la diagnosi di fibromialgia, anche in presenza di esami perfetti».

Vi sono poi altri sintomi associati: disturbi del sonno e stanchezza al riveglio, facile affaticabilità, rigidità articolare (specie al mattino), formicolii e gonfiore delle estremità, sindrome del colon irritabile, tendenza alla depressione. Tutti sintomi che impattano negativamente sulla vita di chi ne soffre al punto che il Trentino Alto-Adige, riconoscendo la fibromialgia come una malattia cronica invalidante, ha recentemente introdotto l’esenzione dal ticket per la spesa sanitaria relativa a farmaci, prestazioni, visite e accertamenti diagnostici.


NON C'È SOLO UNA CAUSA
Sull’origine della fibromialgia, sindrome misconosciuta fino a una trentina di anni fa, ci sono diversi ipotesi. «Le cause che concorrono alla dolorabilità dei tender points sono diverse», puntualizza il dottor Favaro. «Fattori psicologici (stress, ansia, depressione), genetici, immunologici, neuroendocrini e biomeccanici (come i microtraumi ripetuti) formano una patologia complessa, che ha sfaccettature diverse da caso a caso. In generale, si può affermare che alla base vi siano alterazioni di alcuni mediatori chimici, detti neurotrasmettitori (come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina e la famosa sosanza P, dall’inglese “pain”) che determinano un’aumentata sensibilità al dolore, chiamata iperalgesia. Accade così che stimoli innocui e normalmente ben tollerati, come le spalline del reggiseno o l’elastico dei pantaloni, vengano “processati” ed elaborati dal sistema nervoso centrale come input dolorosi. Un errore di decodificazione, dovuto a un’alterata sensibilità, che crea tensioni fisiche a non finire e che rende difficile persino trovare una sedia comoda o degli indumenti confortevoli».


SCIOGLI MUSCOLI E TENDINI NELL'ACQUA TERMALE
L’alternativa ad analgesici, antidepressivi e antiepilettici? Affrontare il problema a 360 gradi, con un approccio multidisciplinare che vada al di là della solita prescrizione di farmaci. È quello nato dall’azione congiunta dell’Amrer Onlus (Associazione Malati Reumatici dell’Emilia Romagna), dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Università di Ferrara, diretta dal professor Marcello Govoni, e delle Terme di Riolo, che vantano da sempre una vocazione per la cura delle malattie osteoarticolari.

Il programma prevede 12 giorni di terapia e si articola in 4 lezioni di ginnastica posturale specifica (Strale), due massaggi con olii essenziali, tre massaggi manuali di sfioramento, 4 lezioni di ginnastica in acqua salsobromoiodica a 33 gradi, due manipolazioni osteopatiche, due controlli medici e conferenze di approfondimento su come imparare a “gestire” il dolore attraverso la respirazione e la rieducazione alla postura corretta. Spiega ancora Lucio Favaro: «Uno studio clinico, testato dall’Università di Ferrara, su 85 donne con età media 52 anni dimostra che alla fine dei 12 giorni di trattamento la scala di valutazione del dolore era scesa da 61 a 42 punti, mentre si registrava mediamente la scomparsa di 4 tender points, diversi da paziente a paziente (alcuni, riferivano di averne 6 o 7 in meno). Inoltre i benefici di questa “multiterapia”, si mantenevano a distanza di 90 giorni dalla sua conclusione».

Il costo dell’intero “pacchetto”? Iscrivendosi all’Amrer, con un versamento simbolico di 10 euro l’anno, puoi acccedere al Programma Fibromialgia delle Terme di Riolo al prezzo promozionale di 210 euro. Il prossimo appuntamento? Dal 16 al 27 novembre. Ma altre full immersion di 12 giorni sono previste nel 2016. Per informazioni: 0546/71045.


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