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Diabete: come curarlo (senza false convinzioni)

In Italia i malati sono moltissimi, ma pochi seguono le terapie prescritte. Scopri quali sono le più recenti ed efficaci

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Oltre quattro milioni di malati, un altro milione di persone che ne soffre senza saperlo, 73 morti al giorno. Sono i numeri del diabete in Italia, che fanno di questa malattia la prima causa di mortalità al mondo, addirittura più dei tumori:

«Un’emergenza assoluta, se si considera che ogni 7 minuti nel nostro Paese un diabetico ha un infarto, ogni 10 minuti un ictus, ogni 4 ore comincia a fare la dialisi», spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia e ordinario di medicina interna presso l’Università della Magna Graecia di Catanzaro.


Farmaci efficaci, ma “dimenticati”

I figli di Paolo Villaggio, scomparso nei giorni scorsi, hanno raccontato come l’attore non seguisse le terapie che gli erano state prescritte: «Purtroppo è un problema diffuso, alimentato da false convinzioni.

C’è ancora chi crede che curare il diabete sia difficile, faticoso per il paziente e abbia, comunque, scarsi risultati. E invece è vero l’esatto contrario», sottolinea il professor Sesti.

«In Italia si cura il diabete meglio che in qualunque altro Paese europeo, e la nostra rete di strutture diabetologiche è un modello riconosciuto in tutto il O mondo (per la mappa dettagliata fate clic qui).

Non solo: oggi esistono sei classi di farmaci specifici oltre all’insulina, due delle quali sono molto efficaci e in grado di ridurre notevolmente il rischio di mortalità cardiovascolare».


L’insulina? È cambiata in meglio 

E poi ci sono gli ultimi ritrovati: «A cominciare dalle insuline di ultima generazione, capaci di prevenire uno dei problemi più temuti per il paziente diabetico, l’ipoglicemia notturna, perché riescono ad autoregolare il livello degli zuccheri nel sangue in modo da non abbassarlo troppo», assicura Sesti.

Inoltre, i sistemi di infusione continua di insulina sono ormai una realtà: «Si tratta di meccanismi sottocutanei, avanzati e molto accurati, capaci di iniettare la quantità giusta al momento opportuno, comandabili anche via smartphone».

Il diabete, quindi, diventa un problema molto serio solo se lo trascuri: «Ma se segui con costanza il tuo medico, ti curi con i farmaci di ultima generazione e usi gli strumenti più moderni, lo puoi tenere sotto controllo per molto tempo senza problemi e tanti “sacrifici”. Conducendo una vita del tutto normale», conclude il professor Sesti.


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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 18/07/2017

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