Diabete: le mosse giuste per prevenirlo sono 4

Il diabete di tipo 2, quello che viene da adulti, si può evitare. Segui i consigli del nostro esperto. E se sai di essere a rischio prenota uno screening in un centro di diabetologia. Fino al 13 novembre è gratuito. Leggi qui




di Oscar Puntel


Fino al 13 novembre, continua la settimana di prevenzione per la lotta al diabete, patologia che insorge per un deficit nel sistema metabolico degli zuccheri che assumiamo.

I servizi di diabetologia e i medici di famiglia aderenti all’iniziativa Occhi sul diabete (centinaia gli eventi e i programmi di sensibilizzazione, in tutta Italia) mettono a disposizione screening gratuiti per individuare i casi silenti di questa patologia o per ridurne il rischio di insorgenza (in persone predisposte) con suggerimenti sullo stile di vita.

Esiste una forma di diabete, quella di tipo 2, che compare da adulti (dopo i 40 anni), soprattutto in persone sovrappeso e se c’è una familiarità. Il tipo 1, invece, è quello dell’età pediatrica. In Italia, stando alle stime di Osservatorio Arno, soffrono di diabete il 6,2 per cento della popolazione: circa 4 milioni di italiani.

È possibile prevenire questa patologia? Per scoprire come fare, continua a sfogliare l’articolo.

novembre 2016

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CHI È A RISCHIO

«Va fatta una premessa - ci spiega Francesco Giorgino, endocrinologo all’Università di Bari -: è importante conoscere le situazioni che possono aumentare il rischio di diabete, soprattutto di tipo 2, al fine di ridurre il rischio di comparsa della patologia.

Il diabete ha una sua familiarità, e su questo punto non è che si può fare molto, perché i geni non si possono cambiare. Si può intervenire però sullo stile di vita: con dieta e attività fisica, le persone a rischio possono allontanare la comparsa della patologia».

1. TIENI D’OCCHIO LA GLICEMIA

Soprattutto se ci sono già casi di diabete in famiglia, è opportuno monitorare sempre la glicemia nel sangue. «Almeno una volta all’anno e anche prima dei 45 anni se ci sono più condizioni di rischio insieme, per esempio sovrappeso, dieta sbilanciata e presenza di diabete nei genitori», ci spiega l’esperto.

«Bisogna prestare attenzione alle alterazioni, anche lievi, che si possono registrare nei valori della glicemia. Considerato 100 il valore massimo della norma, avere già a vent’anni 110-115, quindi un valore di glicemia lievemente alterato a digiuno, potrebbe essere una spia dell’incapacità dell’organismo di controllare la glicemia, che può preludere al diabete», chiarisce il professor Giorgino.

Se non ci sono fattori di rischio nello stile di vita e nella familiarità, è bene inserire il controllo della glicemia dopo i 45 anni di età, nei checkup annuali.

2. CONTROLLA IL PESO

Anche il peso corporeo è un fattore su cui si può lavorare per contrastare l’insorgenza del diabete. «Se si è in sovrappeso - spiega il professore - si è a rischio.

Bisogna fare attenzione alla circonferenza della vita, perché è soprattutto la quantità di grasso addominale che fa salire di molto il rischio di ammalarsi di diabete (per le donne dev'essere meno di 88 cm, per gli uomini, meno di 102 cm)».

3. MANGIA LE FIBRE GIUSTE

Occhio anche all’alimentazione. Le fibre presenti in alcuni alimenti sono importantissime per la prevenzione del diabete. Che cosa mangiare, quindi? «Alimenti integrali, cereali non raffinati, ortaggi.

Anche la frutta (non in quantità eccessiva, però, si tratta pur sempre di zuccheri) aiuta a introdurre più fibre nella dieta e a ridurre lo sviluppo del diabete. Allo stesso modo, dobbiamo ridurre soprattutto i grassi saturi: al posto di burro e altri grassi cattivi, meglio preferire l’olio d’oliva extravergine al burro, il grasso buono utile al nostro corpo».

4. ATTIVITA’ FISICA

Per stare alla larga dal diabete, bisogna combattere la sedentarietà: chi non si muove è più esposto a sviluppare la malattia.

«L’attività fisica previene - dice il professe Giorgino -: occorrerebbero almeno tre ore alla settimana di esercizio fisico moderato. Poi, più se ne fa, meglio è.

Che ginnastica fare: aerobica o anaerobica? L’ottimale sarebbe una combinazione di tutte e due, ma se non si può fare l’anaerobica (pesistica e palestra), l’attività aerobica non deve mancare, ovvero corsa, nuoto, tennis, ballo, qualsiasi sport di movimento del corpo, sempre che non vi siano specifiche controindicazioni».

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