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Dermatite atopica: perché va curata con dolcezza

Pelle secca e desquamata, prurito e irritazioni possono essere alleviati da alcune efficaci soluzioni green. Scopri quali sono

credits: istock



di Anna Bogoni


Secchezza della pelle, con desquamazione, prurito e presenza di chiazze rosse che, se grattate, sanguinano. Sono le manifestazioni della dermatite atopica, malattia infiammatoria della pelle che ha origine soprattutto durante l’infanzia, più facilmente se hai una predisposizione familiare.

Le zone interessate sono, in particolare, le mani, le gambe, le palpebre e, più raramente, i gomiti: la cute non è solo secca, ma quasi del tutto priva del film idrolipidico, la barriera difensiva che impedisce agli agenti irritanti di entrare direttamente in contatto con gli strati più profondi.


Quando questo succede può innescarsi una reazione del sistema immunitario che innesca una dermatite da contatto. Ecco le stategie “dolci da adottare.


Occhio ai detergenti aggressivi 

«Per prima cosa evita l’uso di prodotti per la detersione che contengono agenti chimici e tutto ciò che “sgrassa” la pelle, come i detersivi da cucina e i saponi schiumogeni, ricchi di tensioattivi.

Meglio lavare la cute con oli detergenti delicati che non alterino, anzi migliorino il film idrolipidico», suggerisce Luigi Torchio, medico esperto di cure naturali a Torino. Stai attenta anche al freddo eccessivo che acutizza l’irritazione.

«Per proteggere le zone interessate usa creme prive di allergizzanti chimici, a base di burro di karitè, aloe vera, calendula, malva e olio di jojoba o una pomata che contiene cardiospermum. Si trovano in erboristeria e in farmacia e vanno applicate per 3 volte al giorno».

Utili anche le creme a base di Omega-3 e 6, acidi grassi essenziali che aiutano a reintegrare la barriera cutanea.


Chiedi aiuto alle erbe

Per calmare l’infiammazione agisci anche dall’interno: la fitoterapia offre una serie di rimedi efficaci. «Liquirizia, marrubio, piantaggine e ribes nigrum vantano un’azione lenitiva, mentre bardana, cardo mariano, carciofo, gramigna e ortica hanno un’effetto disintossicante, utili per contrastare l’azione di quei cibi che possono aggravare i sintomi della dermatite atopica (vedi qui di seguito)», prosegue il medico.

I rimedi possono essere assunti in compresse di estratto secco titolato (3 al giorno), tinture madri (30 o 40 gocce al dì) o sotto forma di tisane. In quest’ultimo caso sono consigliate 3 tazze al giorno con 5 g di erbe essiccate miste, fra quelle proposte.

Lasciale in infusione in acqua bollente, poi filtra e bevi 3 volte al dì, per 2 settimane. «Prurito, rossore, pelle a squame possono dipendere anche da una carenza di manganese, integrabile con fiale monouso: 1 al giorno per 1-2 settimane. Quindi, si prosegue a giorni alterni, per 15 giorni e, infine, con 2 monodosi alla settimana», conclude Luigi Torchio.


A tavola scegli i cibi giusti

Se soffri di dermatite atopica attenta agli alimenti ricchi di istamina (come pesce, insaccati, uova, frutti di mare, formaggi fermentati, fragole, cioccolato, alcol), perché possono peggiorare le
infiammazioni.

Al contrario, quelli probiotici (miso di riso, yogurt e crauti), combattono le  infiammazioni dell’intestino e rigenerano progressivamente laflora batterica intestinale, regolando anche il sistema immunitario.

Via libera pure ai fermenti lattici, da prendere tutti i giorni per 2 mesi; quindi, puoi ridurli a una settimana al mese, per un periodo di mantenimento di 90 giorni.




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Articolo pubblicato sul n. 39 di Starbene in edicola dal 12/9/2017

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