Chi dorme poco, vive meno

Uno studio inglese ha rivelato che chi dorme meno di 6 ore per notte ha un’aspettativa di vita più breve



Forse non ci si ferma mai a riflettere a sufficienza sull’importanza di dormire un numero adeguato di ore per notte.

Molti vedono il sonno come una perdita di tempo, anche se in realtà dormire bene e a sufficienza non solo aiuta ad affrontare con le giuste energie la giornata successiva, ma è un momento fondamentale per elaborare correttamente tutto quello che si è appreso durante il giorno, per la produzione degli ormoni coinvolti nello stimolo della fame ed infine per mantenersi in buona di salute.


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Dormire poco e male non significa solo affrontare in maniera sonnolenta e poco concentrata la giornata successiva, ma significa se diventa un’abitudine, mettere in discussione il proprio stato di salute fisica e mentale.

Studiosi inglesi hanno lanciato una campagna sull’importanza di dormire bene poiché, dai dati a loro disposizione, è risultato che un terzo della popolazione britannica dorme meno di sei ore per notte.

Gli studi disponibili, invece, hanno evidenziato che il fisico, per stare bene, ha bisogno di sette ore e sei minuti di sonno per notte nelle donne, e sette ore e otto minuti per gli uomini adulti. Più in generale, le linee guida internazionali consigliano di dormire dalle undici alle quattordici ore per i bambini da uno a tre anni, dalle dieci alle tredici ore per i bambini fra tre e cinque anni, in età scolare dalle nove alle undici ore, i ragazzi fra i quattrodici e i diciassette anni dovrebbero dormire fra le otto e le dieci ore per notte, gli adulti dai diciotto anni ai sessantaquattro anni almeno sette/nove ore per notte, e gli over 65 sette o otto ore.

Secondo lo studio inglese, dormire in maniera cronica meno di sei ore per notte determina un aumento del rischio di morire prematuramente del 12%: per questo, soprattutto nella fascia di età compresa fra i 40 e i 60 anni, dormire più di sei ore per notte dovrebbe diventare un’abitudine di buona salute, proprio come cercare di bere alcolici con moderazione, smettere di fumare e fare più attività fisica. 

Dormire poco e male in maniera cronica, determina l’insorgenza di problemi mentali come perdita di memoria e depressione, ma probabilmente sul lungo periodo favorisce anche lo sviluppo di demenze, diabete, malattie cardiache e cardiovascolari.

Il riposo notturno è talmente importante per la salute che ogni anno, il 15 marzo, si celebra la Giornata mondiale del sonno, proprio per diffondere la consapevolezza dell’importanza di dormire bene e per un numero sufficiente di ore.

«La mancanza di sonno è un problema che sta peggiorando – spiega Lisa Artis dello Sleep Council – Le persone non la considerano una questione importante: hanno compreso cose come, ad esempio, quella di mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura, ma non ancora quanto sia una priorità riposare bene».

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