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Allergie autunnali: come prevenirle e ridurre i sintomi

L’esperta ci spiega come contrastare l’allergia all’ambrosia e alla parietaria, tipiche dell’autunno, ma anche agli acari e alle muffe. Scopri come alleviare i sintomi e fare prevenzione grazie all’omeopatia

Foto: iStock




Primavera stagione di allergie. Vero, ma non sempre si ricorda che il fenomeno si protrae anche in autunno e nel periodo pre-invernale. Proprio quando si pensava di aver superato il periodo più difficile, quello delle fioriture, ecco che si ricomincia a starnutire e ricompaiono riniti, congiuntiviti, asma.

Abbiamo chiesto a Ginevra Menghi, allergologa e immunologa clinica, esperta in omeopatia a Roma, di spiegarci come affrontare e curare i diversi sintomi delle allergie autunnali e come prevenirli.


Dottoressa, come si spiega il fenomeno delle allergie autunnali?

Le cause sono diverse: da settembre a inizio novembre i pollini estivi sono ancora in circolazione ed è anche il momento dell’impollinazione di nuove piante, come l’ambrosia e la parietaria.


Oltre alle fioriture, c'entra anche l’inquinamento?

Sì, a causa dell’inquinamento e del surriscaldamento che portano inverni sempre più tardivi e non troppo rigidi, il periodo di attività dei pollini si sta dilatando notevolmente, arrivando a sfiorare le porte dell’inverno.


Cosa possiamo fare per prevenire le allergie autunnali?

Ogni pianta ha un periodo di pollinazione e un periodo di picco. Per questo, suggerisco di seguire bollettini e calendari per sapere con precisione quando i pollini delle piante a cui si è allergici sono più attivi.

Quindi, una volta scoperto il periodo più critico per noi, bisogna evitare di entrare in contatto con i pollini e quindi evitare il più possibile qualsiasi attività all’aria aperta.


Per gestire i sintomi lei consiglia di ricorrere ai rimedi omeopatici. Sono efficaci a tutte le età?

In base alla mia esperienza, i rimedi omeopatici sono una valida scelta terapeutica e preventiva perché sono in genere privi di effetti secondari e possono essere prescritti a soggetti allergici di ogni età, compresi bambini, anziani e donne in gravidanza.


I rimedi omeopatici possono avere effetti collaterali come la sonnolenza?

No, i rimedi omeopatici a differenza degli antistaminici tradizionali hanno un grande vantaggio: non causano sonnolenza o difficoltà di attenzione. Ecco perché possono essere somministrati per lunghi periodi, anche per tutta la durata della stagione delle allergie.


Quali rimedi omeopatici scegliere?

Se non si conosce il polline specifico che dà fastidio, si può optare per una selezione di pollini diluiti alla 30 CH. Ne vanno assunti 5 granuli, 2 volte alla settimana.


E chi è allergico a una pianta specifica?

In questo caso bisogna assumere con la medesima posologia, ovvero 5 granuli 2 volte a settimana, il medicinale omeopatico corrispondente alla pianta a cui si è allergici.

Per esempio, per gli allergici alla parietaria che fiorisce fino a fine settembre e oltre se il clima rimane favorevole, è consigliabile assumere Polline di parietaria 30 CH.


Quando i sintomi sono comparsi, come si possono alleviare?

Una rinite acuta può provocare rinorrea, ovvero perdita di molto materiale mucoso dal naso. Se la rinorrea è irritante consiglio Allium cepa 9 CH, 5 granuli ogni due ore. Se non è irritante, invece, meglio prendere Sabadilla 9 CH, anche in questo caso 5 granuli ogni due ore sempre riducendo la frequenza di assunzione al miglioramento dei sintomi.

Se si avverte la sensazione di mucosa nasale bruciante, come se fosse screpolata, allora è indicato il farmaco omeopatico Sanguinaria canadensis 5 CH, 5 granuli per due volte al giorno.


E in caso di congiuntivite?

La congiuntivite allergica causa solitamente prurito, arrossamento, lacrimazione, sensazione di sabbia negli occhi e gonfiore palpebrale. In questi casi, si sceglierà un collirio monodose a base di eufrasia e camomilla: ne vanno instillate 1-2 gocce, da 2 a 6 volte al giorno.


Come mai i sintomi di un’allergia colpiscono anche in casa, al chiuso?

In autunno, l’arrivo delle piogge e le temperature ancora miti favoriscono l’aumento dell’umidità e la proliferazione di alcune muffe e acari in ambienti domestici poco areati.

Anche il frigorifero di casa può nascondere muffe in grado di contaminare non solo l’aria ma anche gli alimenti. Queste muffe provocano allergie. Per questo bisogna prestare molta attenzione all'igiene di questo elettrodomestico.


Come si interviene in questi casi?

In generale, per tenere sotto controllo le allergie da muffe e acari è decisiva la profilassi ambientale, ovvero la pulizia dei locali in cui si soggiorna.

Un buon aspirapolvere con filtro anti-acaro permette di eliminare gli allergeni senza ridiffonderli nell’aria. Ma oltre a questo, per le muffe suggerisco Alternaria tenuis 30 CH, 5 granuli 3 volte a settimana, per le allergie da acari Dermatophagoide pteronyssinus 30 CH, 5 granuli 3 volte a settimana durante tutta la stagione allergica.

settembre 2017

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