Sordità e ipoacusia -Trattamento e prognosi
L’intervento terapeutico e riabilitativo, nell’adulto e nel bambino, segue due percorsi diversi e presenta prognosi differente in base ai parametri precedentemente elencati.
Nell’adulto l’intervento riabilitativo mediante protesi o, qualora non sufficiente, impianto cocleare è mirato soprattutto al miglioramento degli aspetti di percezione verbale, della comunicazione e della qualità di vita del paziente; i fattori prognostici, che possono influenzare il risultato finale sono dati principalmente dall’età in cui inizia l’intervento riabilitativo, dalla progressione o meno della perdita uditiva, dall’epoca di insorgenza.
Nell’adulto, pertanto, il passaggio dalla protesizzazione acustica all’intervento di impianto cocleare è strettamente dipendente dai criteri audiologici dettati dall’associazione americana FDA: tali criteri, più che sull’entità della perdita uditiva, si focalizzano sugli aspetti di percezione verbale in condizioni ottimali di amplificazione. In base a quanto detto, si può certamente affermare che non solo tutte le forme di ipoacusia, di qualsiasi entità e a qualsiasi età di insorgenza, se accuratamente diagnosticate mediante programmi di screening su tutta la popolazione possono essere efficacemente trattate (mediante terapia medica, chirurgica o protesico-riabilitativa), ma anche che la disabilità uditiva che fino a 10-20 anni fa determinava un impatto notevole sulla qualità di vita del soggetto attualmente è da considerarsi come una condizione di sicuro fortemente migliorabile, se non del tutto risolvibile.
[E.G., M.C.G., D.M., R.S.]
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