Prontezza di esplosione
Irritabilità e tendenza a rispondere con violenza a stimoli minori, con episodiche perdite di controllo sugli impulsi aggressivi. È stata nella maggior parte dei casi riportata in etilisti con danni cerebrali sospetti od accertati sebbene essa possa essere osservata anche in soggetti con altri disordini cerebrali.
PRONTO SOCCORSO
Il comune cittadino, quando si trova di fronte a problemi sanitari, normalmente è chiamato classificare il problema a tre livelli:
- problema sanitario non medico;
- problema sanitario medico non urgente;
- problema sanitario medico urgente.
Il primo livello consiste nei problemi sanitari che normalmente vengono affrontati e risolti autonomamente dal comune cittadino (per esempio medicazione di una escoriazione, episodio febbrile occasionale, e così via). Il secondo livello consiste in problemi sanitari non urgenti che comunque necessitano di consulenza medica (per esempio valutazione necessità di richiamo di vaccinazione antitetanica dopo ferite, febbre persistente anche dopo assunzione di comuni antifebbrili, e così via); in questo caso l’interlocutore naturale previsto dal Sistema Sanitario Nazionale è il medico di famiglia o la guardia medica. Il terzo livello è quello che viene trattato in questo capitolo.
Il ricorso a sistema di emergenza sanitario dovrebbe essere riservato a quei casi in cui effettivamente è presente una emergenza o un’urgenza. I punti di “contatto” con il sistema di emergenza sono normalmente due: l’accesso diretto al pronto soccorso e la chiamata al sistema 118.
La prima modalità dovrebbe essere riservata a quei pochi casi in cui è presente motivazione derivante da un evento acuto che non compromette la deambulazione (es. esclusione frattura in esito di importante contusione alla mano con conseguente limitazione dolorosa della mobilità).
La seconda modalità dovrebbe essere attivata tutte le volte che vi è un evento acuto che compromette la deambulazione (es. sospetta frattura di un arto inferiore) oppure vi è un evento acuto che deve essere affrontato con urgenza (es. improvvisa colica addominale). In questo caso si deve procedere come segue:
La chiamata al 118
Prima di effettuare la chiamata deve essere fatta una sommaria valutazione ambientale, specie in caso di incidente, (per esempio: è stato investito da un’auto o è caduto dalla bicicletta da solo? Quanti sono i feriti? È caduto a terra, perchè è scivolato o perché si è sentito male? Ho tutti i riferimenti per dare l’indirizzo o altri precisi riferimenti per indicare dove siamo?) e una veloce valutazione sanitaria (es. È cosciente o incosciente? Se è cosciente, cosa gli è accaduto e dove ha male? Se è incosciente, respira o non respira?).
Le due valutazioni (ambientale e sanitaria) sono fondamentali poiché al momento della chiamata vanno attentamente riferiti l’esatto indirizzo su cui fare convergere il mezzo di soccorso (in mancanza di questo dare precisi riferimenti – per esempio: siamo sul sentiero che da… conduce a… a circa metà del percorso), la natura del tipo di intervento richiesto e eventuali dinamiche dell’evento (cosciente, non cosciente, incidente, malessere, caduta da…, è rimasto incastrato dentro…, e così via), il numero di persone da soccorrere, le generalità dell’interlocutore ed infine almeno il numero telefonico da cui parte la chiamata (importante per potersi rimettere in contatto in caso di difficoltà a raggiungere la località). I soccorsi che potranno di volta in volta essere mandati sono: l’auto medica, le ambulanze, l’elisoccorso. L’auto medica non è presente in tutte le Regioni italiane. Dove è presente essa è utilizzata per tutte quelle situazioni urgenti che in prima ipotesi possono essere risolte senza il trasporto in ospedale (esempio colica renale) oppure abbinata all’intervento dell’ambulanza nei casi in cui è necessario il trasporto in ospedale.
I mezzi di soccorso che trasportano i feriti su strada sono fondamentalmente di tre tipi:
Ambulanza con soli Volontari del soccorso (in alcune Regioni è chiamata Base) Normalmente l’equipaggio è costituito da due o tre Volontari del sistema 118 che hanno seguito apposito corso di formazione. L’equipaggio è in grado di eseguire un BLS, immobilizzare una frattura, tamponare un’emorragia esterna, utilizzare speciali attrezzature per l’immobilizzazione od il trasporto: materassino a depressione, barella a cucchiaio, asse spinale, Ked, e così via.
Ambulanza con equipaggio costituito da un infermiere e due volontari (in alcune Regioni è chiamata India) Oltre a quanto descritto per l’ambulanza di base è possibile, grazie alla presenza dell’Infermiere prendere una vena e posizionare una flebo e somministrare farmaci (per bocca, intramuscolo, endovena, transdermica, e così via).
Ambulanza con equipaggio costituito da un medico con almeno due volontari (in alcune Regioni è chiamata Tango) Questo tipo di equipaggio interviene in situazioni di maggior gravità, è in grado di incubare il paziente e di eseguire l’ALS (Advanced Life Support).
In alcune situazioni (particolare gravità o particolare dislocazione territoriale) è possibile che venga inviato sul luogo dell’incidente l’elisoccorso. L’equipaggio è mediamente composto da pilota, medico rianimatore, due infermiere professionali. In caso di soccorso alpino al posto degli infermieri possono esserci:
un tecnico di volo, un tecnico del soccorso alpino.
I casi più comuni nei quali interviene l’elicottero:
- gravi incidenti stradali con feriti incastrati tra le lamiere dei veicoli;
- quando a causa di particolari condizioni ci sono particolari difficoltà nella viabilità;
- in caso di gravi ustioni;
- in caso di emergenza in zona disagiata;
- in ogni altra circostanza nella quale si ritenga opportuno fare intervenire personale altamente specializzato;
Si tenga presente che l’elicottero non vola:
- nelle ore notturne;
- con nebbia o con condizioni tali da non garantire la buona visibilità;
Si ricordi che:
- l’elicottero ha bisogno di uno spazio ampio per atterrare;
- non ci devono essere linee aeree elettriche o alberi nelle immediate vicinanze;
- la superficie di atterraggio non deve essere di ghiaia o terra friabile ma deve essere un terreno compatto.
Per quanto riguarda l’atterraggio dell’elicottero si tenga presente che:
- l’elicottero sposta aria e polvere. Si devono quindi proteggere gli infortunati e trattenere le cose che possono volare via (lenzuola, teli, materiale leggero);
- non ci si deve avvicinare mai all’elicottero dalla parte posteriore o laterale poiché il pilota ha una buona visione solo anteriormente. Avvicinarsi solamente se necessario, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal pilota ed esclusivamente dalla parte anteriore;
- in caso di atterraggio su terreno irregolare avvicinarsi all’elicottero dalla parte di maggior altezza delle pale dal suolo;
- nelle fasi di avviamento e di spegnimento della turbina non avvicinarsi all’elicottero (in questo caso le pale possono essere ad altezza pericolosa);
- non compiere salti o balzi nella zone in prossimità del rotore e procedere sempre in posizione ricurva con molta attenzione;
- se si deve portare materiale voluminoso verso l’elicottero tenerlo in posizione orizzontale e ben al disotto della propria testa;
- non toccare mai l’elicottero.
[G.B.]
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