Sindrome delFurto della succlavia
Problema causato dall’occlusione di una delle due arterie succlavie che irrorano le braccia. La sindrome del furto della succlavia è causata dalla formazione di una placca ateromatosa (deposito di colesterolo sulla parete interna di un’arteria) che ostruisce in modo totale o parziale l’arteria succlavia alla base del collo. Il problema si verifica soltanto se questa placca si trova a monte del punto in cui nasce l’arteria vertebrale, ramificazione della succlavia che decorre lungo il collo verso il cervello.
Sintomi e segni
Una parte del sangue normalmente destinato al cervello arriva all’arteria vertebrale dal lato coinvolto, scende in circolo in senso opposto e prosegue nella parte terminale della succlavia, a valle dell’ostruzione.
Questo riduce l’irrorazione destinata al cervello. Se il soggetto resta a riposo, il problema non arreca conseguenze, ma se deve compiere uno sforzo importante con il braccio, i muscoli dell’arto necessitano di più sangue e la diminuzione della perfusione cerebrale può provocare un malore, anche una breve sincope.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sulla diminuzione netta o sull’assenza di polso e su una pressione arteriosa bassa o impossibile da rilevare nel lato coinvolto. Viene confermata con un esame Doppler o un’arteriografia. Il trattamento deve essere avviato senza indugi. L’intervento è di tipo chirurgico e consiste nella rimozione dell’ostruzione ateromatosa, oppure nella creazione di un bypass (impianto di una protesi tra l’aorta, da cui proviene il sangue della succlavia, e un punto di questa situato a valle dell’ostruzione).
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