Persistenza delForame ovale
È così definita la persistenza di un piccolo orifizio presente nel feto e situato circa al centro del setto interatriale, che separa l’atrio destro da quello sinistro del cuore.
Il forame ovale si chiude normalmente alla nascita, ma rimane pervio in circa il 20-30% dei soggetti adulti.
La sua persistenza non comporta alcun sintomo particolare e in alcuni casi non viene mai scoperta. Talvolta tuttavia può essere fonte di complicanze importanti, come in caso di flebite degli arti inferiori.
Il trombo formatosi nella vena può migrare nell’atrio destro, per effetto di una pressione anomala (embolia polmonare o sforzo di tosse), e passare nell’atrio sinistro, nell’aorta e nella circolazione sistemica, provocando un’occlusione arteriosa: si parla allora di embolia paradossa. Quando si verifica questa evenienza le arterie cerebrali sono quelle maggiormente a rischio: un ictus può provocare emiplegia o afasia. La diagnosi dell’anomalia viene posta grazie all’ecografia transesofagea.
Cerca in Medicina A-Z