Fetopatia
Malattia che interessa il feto.
Cause
Come le embriopatie, che colpiscono l’embrione, le fetopatie possono essere classificate in base alla loro causa.
Fetopatie dovute a un’infezione virale, batterica o parassitaria Producono infezioni massicce su organi già formati. Queste infezioni continuano dopo la nascita e possono provocare lesioni spesso gravi. I principali agenti infettivi responsabili di fetopatie gravi con possibili conseguenze sono il virus della rosolia, il Cytomegalovirus, il Treponema (sifilide), il Toxoplasma. La rosoliaprovoca un ritardo della crescita intrauterina, con aumento del volume del fegato, anemia, trombocitopenia (diminuzione del numero di piastrine nel sangue) e, a volte, anomalie ossee. Il Cytomegalovirus provoca ritardo della crescita intrauterina e microcefalia (cranio di piccole dimensioni), a volte responsabile di un ritardo dello sviluppo intellettivo.
La sifilide congenita può causare setticemie, che a volte hanno conseguenze su reni, occhi, ossa e cervello. Infine, la toxoplasmosi può provocare lesioni cerebrali e oculari.
Fetopatie causate da malattie materne Sono essenzialmente dovute al diabete. Se trascurata, durante la gravidanza questa patologia può provocare una macrosomia fetale (corpo di taglia eccessivamente grande) o una miocardiopatia (coinvolgimento del muscolo cardiaco). Questi segni regrediscono qualche mese dopo la nascita senza conseguenze.
Altre fetopatie sono dovute all’assunzione non regolamentata di farmaci quali gli antitiroidei e le antivitamine K (anticoagulanti). I primi possono provocare un ipotiroidismo transitorio, le seconde emorragie endocraniche.
Trattamento
Interventi sul feto sono possibili nei casi in cui la sua vita sia da considerarsi in pericolo, cioè in presenza di ernia diaframmatica voluminosa, malformazione delle vie urinarie e così via.
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