Eritropoietina (EPO)
Ormone responsabile della differenziazione e della produzione dei globuli rossi.
È prodotta soprattutto dal rene (90%) e, in parte, dal fegato (10%). A innescarne la sintesi è l’ipossia tissutale (ridotta ossigenazione dei tessuti). Agisce sulle cellule eritroblastiche del midollo osseo, all’origine dei globuli rossi, attraverso un recettore specifico. L’eritropoietina è presente in piccolissime quantità nel sangue del soggetto sano, e aumenta in caso di anemia. Il gene dell’eritropoietina è stato clonato per la prima volta nel 1985.
Patologie
In caso di insufficienza renale, l’assenza o la riduzione della sintesi di questo ormone nei reni provoca una diminuzione del numero dei globuli rossi. In certe forme di cancro dei reni, invece, le cellule tumorali secernono in quantità eccessiva l’ormone o sostanze dotate del medesimo effetto. Si osserva quindi una poliglobulia (aumento molto importante del numero dei globuli rossi circolanti) detta secondaria, che scompare con la guarigione del cancro.
Una poliglobulia secondaria è presente anche nelle persone che soggiornano per lunghi periodi ad alta quota.
Impiego terapeutico L’eritropoietina ottenuta grazie a metodi di ingegneria genetica, detta eritropoietina umana ricombinante, disponibile dalla fine degli anni ottanta del secolo scorso, trova impiego per trattare l’anemia dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Il farmaco, iniettato per via endovenosa o sottocutanea due volte alla settimana, consente di evitare le trasfusioni sanguigne e assicura così ai malati uno stile di vita accettabile. Questo trattamento, che richiede una stretta sorveglianza, può essere prescritto solo dal nefrologo. Attualmente vengono trattate con eritropoietina altre forme di anemia, dovute a un cancro, a un mieloma, a una poliartrite reumatoide e così via. Questo ormone è stato inoltre utilizzato nel doping degli atleti.
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