Diarrea del lattante
Emissione acuta o cronica di feci più liquide o più frequenti della norma nel lattante.
Diarrea acuta del lattante Questa diarrea, caratterizzata da esordio improvviso, spesso induce a interpellare il pediatra. Rischia di provocare una brusca perdita d’acqua e di sodio, responsabile di disidratazione acuta nel lattante e, nel bambino di età inferiore ai 3 mesi, di una denutrizione che a sua volta contribuisce a cronicizzare la diarrea. Questo tipo di affezione ha solitamente una causa infettiva intestinale di origine virale o talvolta microbica (Salmonella, Shigella, colibacilli e così via). Raramente la diarrea acuta è dovuta a un altro tipo di infezione (otite, infezione urinaria e così via). Le feci possono assumere colorazione verde, fenomeno indicativo dell’accelerazione del transito intestinale, ma privo di un particolare significato infettivo. Feci liquide associate a vomito sono segno di una sindrome gastrotossica. Alcune forme di diarrea comportano emissione di muco e sangue e sono accompagnate da febbre. Per determinare i germi in causa, la coprocoltura si rende necessaria solo in caso di epidemie di diarrea ematica, purulenta o refrattaria al trattamento.
Trattamento
La disidratazione del lattante rappresenta un’emergenza in quanto comporta perdita di peso e leggera depressione della fontanella. Al momento del consulto pediatrico occorre precisare le circostanze e le caratteristiche dell’episodio diarroico (data e ora d’inizio, numero di scariche, volume, consistenza, colore delle feci e così via). La scelta del trattamento dipende dal grado di disidratazione, che viene valutato essenzialmente in rapporto alla perdita di peso. Nel bambino di età superiore ai 6 mesi il ventaglio degli interventi dietetici possibili è più ampio e comprende alimenti quali riso, carote, banane e mele. In presenza di disidratazione severa, il bambino deve essere trasportato in ospedale e perfuso con soluzioni elettrolitiche. Gli antibiotici sono utili solo in caso di diarrea con muco e sangue o associata a febbre elevata. Una diarrea che si protrae per più di 48 ore, anche in assenza di disidratazione, deve indurre a consultare il medico.
Diarrea cronica del lattante Questa forma di diarrea si manifesta con anomalie permanenti o recidivanti dell’aspetto delle feci, che sono abbondanti ed eccessivamente molli, ed è di lunga durata, abitualmente superiore alle 4 settimane. Moltissime manifestazioni digestive che corrispondono a questa descrizione, e vengono classificate per estensione tra le diarree croniche, non hanno alcuna ripercussione sulla curva di accrescimento del bambino, il quale peraltro continua a godere di un buono stato generale.
Le diarree croniche autentiche, al contrario, si traducono in un brusco arresto nella curva di accrescimento e richiedono una diagnosi precisa della causa, da realizzare in ambito ospedaliero, che permetterà di prescrivere un trattamento (ma più spesso un regime alimentare) adeguato. Possono essere dovute ad allergia alle proteine del latte vaccino, a intolleranza al glutine (morbo celiaco) o anche a fibrosi cistica. Queste diarree talvolta si instaurano su diarree acute infettive, soprattutto nei bambini molto piccoli.
Cerca in Medicina A-Z