CHIRURGIA addominale laparoscopica -Interventi possibili
- Calcolosi della colecisti e del coledoco.
- Ernia iatale e reflusso gastroesofageo (intervento di funduplicatio).
- Acalasia (mancato rilasciamento) dell’esofago o del megaesofago.
- Chirurgia dell’intestino tenue e del colon (diverticolosi, polipi intestinali non asportabili con la colonscopia, rettocolite ulcerosa, carcinoma del colon destro, sinistro e del retto, esplorazione della cavità addominale, asportazione dei linfonodi regionali in caso di neoplasia).
- Patologie ginecologiche (cisti ovariche in caso di cisti a prevalente contenuto liquido, fibromi e miomi uterini, salpingiti, gravidanze extrauterine).
- Diagnosi e cura della sterilità (possibilità di valutare la presenza di anomalie morfologiche congenite o acquisite di tuba e ovaio)
- Sindromi dolorose addominali (laparoscopia diagnostica) o tumori (per ricercare disseminazioni di metastasi).
- Aderenze addominali come causa di dolori addominali cronici in caso di pregressi interventi chirurgici convenzionali (taglio delle aderenze per via laparoscopica).
- Ernie addominali e laparocele (condizioni in cui si osserva la fuoriuscita di strutture contenute nella cavità addominale, come l’intestino, attraverso una zona di minore resistenza della parete, di solito cicatrici di precedenti interventi chirurgici che hanno “ceduto”).
- Urgenze addominali (ascessi addominali, alcuni stati occlusivi, alcuni tipi di trauma, alcune emergenze ginecologiche, appendicite acuta).
- Milza (splenectomia nel caso di patologie ematologiche).
- Surrene (tumefazioni di dimensioni non superiori ai 10 cm di diametro, feocromocitoma, morbo di Conn, morbo di Cushing, incidentaloma non secernente).
- Laparoscopia urologica (interventi sul rene o sulla prostata).
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