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Nuova cura per le ragadi al seno

Più efficace delle creme ristrutturanti, il nuovo trattamento a base di acido ialuronico, minerali, vitamine e aminoacidi consente una rapida scomparsa delle dolorose fissurazioni dell’areola mammaria.

Image by © Mareen Fischinger/Corbis



Che problema allattare, se compaiono le ragadi al seno! Dolorose ulcerazioni della cute,
che provocano un forte bruciore, sono la prima causa della rinuncia all’allattamento da parte di milioni di neomamme. Fortunatamente oggi c’è una grande novità, presentata nel corso del recente Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica) tenutosi a maggio a Roma.

L'ULTIMA APPLICAZIONE DELL'ACIDO IALURONICO
«La nuova tecnica di medicina rigenerativa prevede una serie di microinfiltrazioni di acido ialuronico appena al di sotto dell’areola mammaria, dove compaiono la maggior parte delle ragadi», spiega il professor Giuseppe Sito, chirurgo plastico, vicepresidente Aiteb (Associazione italiana tossina botulinica in estetica). «Si tratta di un particolare tipo di acido ialuronico, chiamato RHA (Resilient Hyaluronic Acid) perché formulato per resistere agli stimoli meccanici, come la suzione di un neonato. Per accelerare l’azione riparatrice, viene addizionato un cocktail di sostanze che accelerano la cicatrizzazione della cute: aminoacidi (glicina, lisina, treonina, prolina, leucina, isoleucina e valina), vitamine (la E, la B6) e minerali quali lo zinco e il rame. L’acido ialuronico, il migliore idratante naturale, rende la pelle del seno morbida ed elastica. Gli aminoacidi stimolano la sintesi di collagene, la proteina del derma fondamentale nel processo di riparazione tissutale. Le vitamine e i minerali, infine, hanno un’azione riepitelizzante e favoriscono la cicatrizzazione di ferite e fissurazioni. Tant’è che vengono iniettati, a microdosi, anche per contrastare la formazione di smagliature».

RISULTATI IN POCHE SEDUTE
Associate in un’unica fiala, queste sostanze vengono infiltrate con un ago più sottile di quello usato per filler e biorivitalizzazioni. Le “punturine”, circa dieci per seno, risultano quindi indolori, anche perché nel cocktail viene veicolato il 3 per cento di lidocaina, una sostanza anestetica. Si può allattare subito dopo la seduta? «Assolutamente sì. Naturali al 100% questi principi attivi non hanno alcuna controindicazione e non nuocciono al bambino», risponde il professor Sito. «Anzi. La mia esperienza su una sessantina di puerpere affette da ragadi dimostra che, essendo inodore e non lasciando alcuna traccia sulla pelle, il cocktail bioristrutturante è ben accetto dai lattanti. A differenza di molte creme antiragadi (a base di lanolina, vitamine o fitostimoline) che, essendo profumate, sono sgradite al punto da rendere problematico l’attaccamento al seno». Già dopo la prima seduta, le ragadi diventano meno dolorose e profonde. Ma per una completa cicatrizzazione e per prevenirne altre, è consigliabile fare un ciclo di quattro sedute (una alla settimana), a un costo di circa 150 l’una.