Ginnastica posturale: gli esercizi per la cervicale

I rimedi giusti per lenire e risolvere i problemi alla cervicale con la costanza della pratica fisica, qualche suggerimento utile e l‘omeopatia



di Paola Toia

LA CERVICALE
Cosa significa avere problemi alla cervicale? I problemi alla cervicale insorgono quando la zona della cervicale - nella fascia del collo (prime sette vertebre numerate dalla C1 alla C7) - è infiammata. I dolori che riguardano le vertebre del collo possono essere dovuti a diverse cause: fattore ereditario, predisposizione fisiologica, moventi bruschi (a causa anche dello sport), sbalzi di temperatura o colpi d’aria, infezioni, tensioni psichiche o condizioni di lavoro. In relazione a quest’ultimo caso i soggetti maggiormente a rischio sono i videoterminalisti, ovvero coloro che utilizzano spesso il computer assumendo una posizione scorretta della testa, del collo e del busto.

Fate la vostra domanda ai nostri esperti!

I DOLORI ALLA CERVICALE: DIVERSE TIPOLOGIE
Dal punto di vista scientifico il termine corretto per definire i disturbi della cervicale è cervicalgia, riferendosi nello specifico alla fascia del collo che permette di sostenere il capo. La struttura meccanica della cervicale è composta da legamenti che tengono insieme i segmenti vertebrali ed è avvolta da muscoli (i trapezi per il sostegno della testa e gli sternocleidomastoidei per la rotazione) che consentono  il movimento in armonia con la colonna vertebrale. L’apparato muscolare serve anche a far leva su alcuni movimenti delle spalle e delle braccia.

Ci sono tre tipi di cervicalgia:
- cervicalgia vera e propria: provoca un dolore nella zona interessata, vertigini e nausea;
- forma cervico-cefalica: contraddistinta da sintomi quali vertigini, nausea, cefalea, disturbi della vista, dell'udito e della deglutizione;
- forma cervico-brachiale: fra i sintomi vi sono la cefalea tensiva e la nausea; provoca dolori alla nuca e al braccio, che spesso si irradiano anche alla mano causando fitte e formicolio diffuso.

La cerivalgia, nelle sue tre tipologie, si presenta con modalità e sintomi diversi a seconda del soggetto.

La cervicale e lo stress da lavoro!

LA GINNASTICA POSTURALE E LA CERVICALE: PARTE 1
Praticare la ginnastica posturale aiuta a rinforzare, allungare e rilassare i muscoli, che nel corso della giornata possono essere sottoposti a posizioni scorrette e alla lunga degenerative.

Esercizi adatti a combattere le cattive abitudini posturali e a prevenire i dolori alla cervicale sono:
per sciogliere i muscoli del collo:
- esercizio n.1: aiutandosi con la mano, inclinare la testa a destra e a sinistra;
- esercizio n.2: muovere prima lentamente e poi più velocemente la testa all’indietro e a sinistra;
- esercizio n.3: muovere la testa in su e in giù, aumentando nel corso del tempo la pressione;

per distendere  le braccia: stendere prima un braccio e poi l’altro a 90° e appoggiare la mano alla parete. Con le dita appoggiate al muro spingere il braccio più in alto che si può.

Alternare gli esercizi nel corso della settimana, praticandoli 2-3 volte (3 cicli con 10 ripetizioni).




LA GINNASTICA POSTURALE E LA CERVICALE: PARTE 2
Esercizi adatti a combattere le cattive abitudini posturali e a prevenire i dolori alla cervicale sono:

per rafforzare la schiena:
- esercizio n.1: posizionarsi con la schiena a 90° rispetto alle gambe e prima con una mano e poi con l’altra muovere un peso avanti e indietro appoggiando il braccio libero a un sostegno per aiutarsi;
- esercizio n.2: in posizione frontale con il busto dritto e le gambe leggermente piegate, spingere la schiena indietro e poi in avanti, lasciando le braccia distese lungo i fianchi;

per sciogliere le spalle e le scapole:
- esercizio n.1: posizionare le braccia dietro la schiena, prendere un polso e poi l’altro tirandolo verso l’alto e poi verso il basso;
- esercizio n.2: toccare la scapola destra con la mano sinistra e viceversa con l’altra mano, allungandosi il più possibile;
- esercizio n.3: roteare le spalle in avanti e indietro con movimenti lenti e circolari.
Alternare gli esercizi nel corso della settimana, praticandoli 2-3 volte (3 cicli con 10 ripetizioni).

Da non perdere i video con gli esercizi per la cervicalgia: video 1 e video 2.



AIUTI SALVA-CERVICALE
In commercio si possono acquistare dei comodi cuscini per l’area del collo che leniscono i dolori della cervicale, come il cuscino in lattice o il cuscino massaggiante, dotato di vibrazione che aiuta ad allentare la tensione del collo e della colonna vertebrale.

Anche il caldo contribuisce a lenire la cervicalgia, perché riduce le rigidità fisiche che possono colpire questa zona.

La nausea tipica della cervicale può essere combattuta con una pezza bagnata sulla fronte, un collare e il riposo per scioglere il tratto in cui il nervo vago è iperstimolato. Infatti questo sintomo è causato dalla presenza del nervo vago, che a seguito della contrattura muscolare può portare anche a una situazione invalidante.

Per chi ama le coccole può farsi praticare dei massaggi da personale esperto.

Torcicollo e dolore cervicale!

LA CERVICALE E L’OMEOPATIA
Gli esercizi fisici possono risultare più efficaci se uniti all’impiego di rimedi naturali.

Le piante consigliate sono le seguenti:
- Arnica montana: definita come l’antinfiammatorio omeopatico, è indicata per chi lamenta una sensazione di contusione, indolenzimento generale o stanchezza muscolare.
- Hypericum perforatum: ha un’azione elettiva in caso di traumi delle terminazioni nervose.
- Bryonia alba: si utilizza quando il sintomo degenera in artrosi cervicale (il tipico dolore cervicale accompagnato da forti vertigini che peggiorano con il movimento).
- Actaea racemosa (cimicifuga): è utile quando si soffre di dolori e tensioni alla nuca, derivati soprattutto dalla cattiva postura (posizione seduta al computer,....).
- Solanum dulcamara: è il rimedio migliore quando i disturbi sono causati da condizioni di umidità.
- Rhus Toxicodendron: è indicata per dolori di tipo reumatico in condizioni di freddo-umido.

Per maggiori informazioni sul prodotto da usare e il relativo dosaggio è opportuno rivolgersi a un erborista o omeopata.

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