Subacquea: alla scoperta delle profondità marine

L’attività subacquea permette di immergersi nelle profondità marine, alla scoperta di un inaspettato e affascinante mondo sommerso



Fluttuare liberamente in compagnia di pesci dai colori cangianti, alla scoperta di un mondo sommerso che, senza l’ausilio di maschera, bombola e pinne, rimarrebbe celato alla vista, nascosto sotto la superficie del mare.

«Sono davvero in pochi a rimanere impassibili di fronte al fascino delle luci, dei colori, dei pesci sconosciuti, delle creature di ogni tipo e del silenzio che solo le profondità marine possono regalare – afferma Marco, istruttore presso SeaSub, una delle più grandi associazioni sub di Milano – Ed è proprio il risveglio della “voglia di vacanze” a costituire il periodo migliore per iniziare il corso di subacquea, così da farsi trovare pronti, nel corso dell’estate successiva, ad esplorare le immensità del blu».


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«Un corso di sub infatti necessita di tempo, preparazione e anche un po’ di studio, per ottenere i brevetti utili ad immergersi in tutta sicurezza e serenità» aggiunge Luigi, un altro istruttore dell’associazione SeaSub.

Per approcciarsi a scoprire le meraviglie dell’immersione subacquea, bisogna senza dubbio partire dalla frequentazione del corso base di primo livello chiamato Open Water Diver (OWD), un brevetto che consente di conseguire l’abilitazione alle immersioni con circuito aperto ad aria (ovvero impiegando un insieme di strumentazioni quali bombola, erogatore, giubbotto ad assetto variabile, manometro e profondimetro), utilizzando il sistema di coppia, ad una profondità massima di venti metri e solo per le condizioni d’immersione per le quali si è stati effettivamente addestrati e di cui si ha esperienza.

Nello specifico, il corso Open Water Diver, aperto a tutti coloro che godano di buona salute ed abbiano un’età maggiore ai quindici anni (il Junior Open Water Diver invece si rivolge ai ragazzi da 10 a 14 anni, con differenti limitazioni a seconda dell’età), prevede tre diversi ambienti d’apprendimento, ovvero lezioni in aula, addestramento in acque confinate come piscina e bacini tranquilli, ed infine immersioni in acque libere.

«Per muovere i primi passi nel mondo della subacquea non è necessario essere dei grandi sportivi o eccellenti nuotatori, anche se va considerato che l’immersione risulta incompatibile con l’assunzione di medicine e con lo stato di gravidanza – spiega Marco – Non bisogna poi dimenticare l’opportunità della prima immersione di prova del programma Discover Scuba o della valida alternativa Skin Diver (immersioni ricreative in apnea e attività di snorkeling)».

Chiaramente, dopo l’OWT, segue la possibilità di frequentare corsi di mantenimento, corsi di livello avanzato (come il brevetto Advanced Water Diver, corso di Primo Soccorso e Rescue Diver) ed una lunga serie di Specialità apprezzate dai sub più esperti (immersioni in notturna, nei relitti, Muta Stagna, Nitrox Diver).

Ma quali sono i benefici derivati dalla pratica subacquea?

«Innanzitutto si impara a migliorare la concentrazione e ad aumentare il controllo muscolare, due fattori indispensabili per mantenere il giusto assetto e muoversi con grazia nell’ambiente marino – afferma Luigi – In secondo luogo, grazie al contesto sensoriale composto da suoni ovattati, dal contatto con l’acqua e dai movimenti sinuosi delle creature marine, le immersioni risultano essere un'esperienza rilassante per tutto il corpo, utile ad allentare lo stress accumulato durante l’intensa routine quotidiana».

Le immersioni subacquee poi permettono di entrare in contatto con l’impressionante varietà di forme di vita che animano l’ambiente marino, un incontro che insegna ad apprezzare ancor di più la natura e le sue meraviglie.

«L’attività subacquea infine, essendo strutturata come un’attività di gruppo all’interno della quale ciascuno ha il proprio ruolo, permette di stringere e coltivare nuovi rapporti, contraddicendo paradossalmente la condizione di isolamento del subacqueo che in realtà detiene un’elevata responsabilità verso il compagno ed il gruppo – conclude Marco – Il piacere di condividere l’esperienza dell’immersione e le conversazioni che la accompagnano sono la principale ricompensa per il subacqueo, motivo per cui l’identificazione con il gruppo è di fondamentale importanza».

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