LUKADIN INIET 1F 1G 4ML -Posologia
Adulti e bambini sopra i 12 anni Il dosaggio intramuscolare o endovenoso raccomandato per adulti e adolescenti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina ≥ 50 ml/min.) è di 15 mg/kg/die da somministrarsi come dose giornaliera singola o frazionato in due dosi uguali, ovvero 7,5 mg/kg ogni 12 ore. La dose giornaliera totale non deve superare 1,5 g. Nei pazienti con endocardite e neutropenia febbrile la posologia deve essere di due somministrazioni al giorno, in quanto non si dispone di dati sufficienti a supporto della somministrazione giornaliera unica. Bambini di età compresa tra 4 settimane e 12 anni La dose intramuscolare o endovenosa (infusione venosa lenta) raccomandata per i bambini con funzionalità renale normale è di 15–20 mg/kg/die somministrabile come dose unica di 15–20 mg/kg o frazionata in due dosi da 7,5 mg/kg ogni 12 ore. Nei pazienti con endocardite e neutropenia febbrile la posologia deve essere di due somministrazioni al giorno, in quanto non si dispone di dati sufficienti a supporto della somministrazione giornaliera unica. Neonati Un’iniziale dose di carica di 10 mg/kg seguita da 7,5 mg/kg ogni 12 h (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Lattanti prematuri La dose raccomandata nei prematuri è di 7,5mg/kg ogni 12 ore (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La durata media del trattamento con Amikacina deve andare dai 7 ai 10 giorni, alla posologia stabilita nell’adulto o nel bambino; con tale schema le infezioni, se non complicate e da germi sensibili, devono rispondere favorevolmente entro 48 ore. Se dopo 4–5 giorni non si manifesta la risposta clinica desiderata, si deve sospendere la terapia e controllare nuovamente la sensibilità del germe in causa. La mancata risposta può essere dovuta o a resistenza del germe, o alla presenza di foci settici, che richiedono un drenaggio chirurgico. Quando è necessario un periodo di trattamento superiore ai 10 giorni, si deve controllare quotidianamente la funzionalità renale ed acustica. Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, nei limiti del possibile si devono sempre controllare la concentrazione sierica di Amikacina, ed adeguare la posologia: a) somministrando le dosi per un soggetto con funzionalità normale, ad intervalli più lunghi; oppure b) somministrando dosaggi ridotti rispetto alla norma, e mantenendo fissi gli intervalli di tempo. In entrambi i casi si deve controllare la CC ed i livelli sierici di creatinina, in quanto questi dati sono correlati, nel paziente con funzione renale ridotta, con l’emivita dell’antibiotico. In particolare: se non si conosce il tasso di CC (clearance della creatinina) e le condizioni del paziente sono stabili, l’intervallo tra le somministrazioni si calcola moltiplicando il valore del tasso di creatinina sierica per 9 (es.: 2 mg/100 ml di creatinina x 9 = 18 ore di intervallo); se è preferibile somministrare l’Amikacina ad intervalli fissi, occorrerebbe innanzi tutto controllare le concentrazioni sieriche dell’antibiotico, per essere sicuri che non eccedano i 35 gamma /mt. Se ciò non è possibile, e le condizioni del paziente sono stabili, avendo a disposizione i valore della CC e della creatininemia, si può iniziare con una dose di attacco di 7,5 mg/Kg e stabilire l’intervallo in 12 ore. La dose da somministrare successivamente, ogni 12 ore, verrà calcolate secondo la seguente formula:
CC calcolate nel paziente | X dose d’attacco (= 7,5 mg x peso corp.) |
CC teorica nel normale |