IDELT20CPR 2,5MG

BRUNO FARMACEUTICI SpA

Principio attivo: PREDNISOLONE

ATC: H02AB06 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
COMPRESSE
Presenza Lattosio: Si lattosio
IDELT 20CPR 2,5MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Prednisolone è indicato per il trattamento di condizioni per le quali vengono richiesti gli effetti antinfiammatori ed immunosoppressivi del prednisolone. Esempi sono l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico (LES), alcune vasculiti quali l’arterite temporale e la poliarterite nodosa, sarcoidosi, asma bronchiale, la colite ulcerosa, anemia emolitica e granulocitopenia e gravi condizioni allergiche. Idelt è indicato per il trattamento dei tumori (per alcuni casi di leucemia acuta, linfoma, tumore della mammella e tumore della prostata).

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Le seguenti associazioni con prednisolone possono richiedere un aggiustamento della dose: Fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina: Fenobarbitale (che è un metabolita del primidone), fenitoina e carbamazepina somministrati separatamente o in associazione, inducono il metabolismo di idrocortisone, prednisolone e metilprednisolone (dimostrato nei bambini con asma) con conseguente necessità di aumento della dose. È verosimile che tale interazione sia applicabile all’intero gruppo dei glucocorticoidi. Rifampicina: La rifampicina induce l’ossidazione microsomiale dei glucocorticoidi (idrocortisone, prednisolone, metilprednisolone). Ciò comporta un aumentato fabbisogno di steroidi durante il trattamento con rifampicina ed una riduzione del loro uso dopo tale trattamento. Anticoagulanti orali: È stata osservata un’alterazione dell’effetto degli anticoagulanti somministrati in concomitanza con prednisolone. Pertanto l’INR deve essere monitorato durante il trattamento con prednisolone. L’efficacia degli anticoagulanti cumarinici e di warfarin può risultare potenziata dalla somministrazione concomitante della terapia corticosteroidea, ed è quindi necessario un attento monitoraggio dell’INR o del tempo di protrombina per evitare sanguinamenti spontanei. Il mifepristone può ridurre l’effetto dei corticosteroidi per 3–4 giorni. Eritromicina e ketoconazolo possono inibire il metabolismo di alcuni corticosteroidi. La ciclosporina aumenta la concentrazione plasmatica del prednisolone. Lo stesso effetto è possibile con ritonavir. Gli estrogeni ed altri contraccettivi orali possono potenziare gli effetti dei glucocorticoidi; possono essere pertanto necessari adattamenti del dosaggio da uno schema posologico definito, in caso di somministrazione o di interruzione di contraccettivi orali. Gli effetti terapeutici desiderati degli agenti ipoglicemizzanti (inclusa l’insulina), degli antipertensivi e dei diuretici sono antagonizzati dai corticosteroidi. L’effetto della somatotropina di stimolazione della crescita, può essere inibito dall’uso concomitante di corticosteroidi. Gli steroidi possono ridurre gli effetti degli anticolinesterasici nella miastenia grave e dei mezzi di contrasto radiografici per la colecistografia radiologica. L’uso concomitante di aspirina e Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) con corticosteroidi aumenta il rischio di emorragie e ulcere gastrointestinali. La clearance renale dei salicilati risulta aumentata dai corticosteroidi e la sospensione della terapia con steroidi può indurre intossicazione da salicilati. Gli effetti ipopotassiemici di acetazolamide, diuretici dell’ansa, diuretici tiazidici e carbenossolone sono potenziati dai corticosteroidi. Il rischio di ipopotassiemia aumenta con l’assunzione di teofillina ed amfotericina. I corticosteroidi non devono essere somministrati in concomitanza con amfotericina, a meno che non siano necessari per controllare le reazioni. Il rischio di ipopotassiemia aumenta anche in caso di somministrazione concomitante di elevate dosi di corticosteroidi con alte dosi di bambuterolo, fenoterolo, formoterolo, ritodrina, salbutamolo, salmeterolo e terbutalina. La tossicità dei glicosidi cardiaci aumenta nel caso in cui l’ipopotassiemia si verifichi con i corticosteroidi. L’uso concomitante di metotrexato può aumentare il rischio di tossicità ematologica. Elevate dosi di corticosteroidi compromettono la risposta immunitaria e pertanto deve essere evitata la somministrazione di vaccini vivi (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Ogni compressa contiene 2,5 mg di prednisolone Ogni compressa contiene 5 mg di prednisolone Ogni compressa contiene 10 mg di prednisolone Ogni compressa contiene 20 mg di prednisolone Eccipiente(i) con effetti noti: La compressa da 2,5 mg contiene 39,5 mg di lattosio monoidrato La compressa da 5 mg contiene 79 mg di lattosio monoidrato La compressa da 10 mg contiene 158 mg di lattosio monoidrato La compressa da 20 mg contiene 98,72 mg di lattosio monoidrato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

BRUNO FARMACEUTICI SpA

IDELT20CPR 10MG

PRINCIPIO ATTIVO: PREDNISOLONE

PREZZO INDICATIVO:4,83 €

BRUNO FARMACEUTICI SpA

IDELT20CPR 2,5MG

PRINCIPIO ATTIVO: PREDNISOLONE

PREZZO INDICATIVO:1,80 €