Orecchio tappato: cause e rimedi naturali

Perché le orecchie si “tappano”? Quali sono i sintomi e le cause? E come intervenire in modo naturale?



di Paola Toia

ORECCHIE TAPPATE

Le orecchie tappate sono una vera e propria seccatura, come se si fosse costantemente sotto la doccia e ci fosse una ‘patina’ a ostacolare l’udito.

Le cause possono essere molteplici, ma si può intervenire con i classici rimedi della nonna. Ovviamente se il fenomeno persiste non bisogna sottovalutarlo, ma rivolgersi al proprio medico di base in quanto potrebbe essere opportuna una cura farmacologica.

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CAUSE E SINTOMI DELLE ORECCHIE TAPPATE

Quali sono le cause? Sono differenti e le principali sono:

- accumulo di cerume: tappo di cerume che alla lunga può causare anche un lieve dolore. Bisognerebbe pulire le orecchie regolarmente;
- catarro tubarico: accumulo di catarro nelle Tube di Eustachio, che potrebbe degenerare in un’infiammazione o in un’infezione batterica. I sintomi: mal d’orecchio, ronzii, fischi e vertigini;
- acqua nelle orecchie: generalmente dopo una doccia o una nuotata, quando l’acqua si infiltra nell’orecchio. Tale fenomeno è anche chiamato otite esterna o orecchio del nuotatore. In caso di tuffi l’aumento di pressione può essere la causa delle orecchie tappate, perché danneggia in maniera temporanea o irreversibile la struttura interna dell’orecchio e del timpano.;
- otite: infiammazione per la quale l’orecchio medio è bloccato a causa dell’accumulo di muco, a seguito di raffreddore o di un’altra infezione delle vie respiratorie. Si manifesta con dolore alle tempie, mal di orecchio, mal di gola e tosse grassa;
- rumori forti: quando si sente improvvisamente un rumore forte o si è esposti a rumori forti per un periodo prolungato, arrivando anche a perdere temporaneamente l’udito;
- cambiamenti di altitudine e di pressione: per esempio quando si va in montagna o si è in aereo;
- crescita ossea nelle orecchie: crescita anomala di una protuberanza di osso nell’orecchio esterno (otosclerosi). Succede spesso tra i nuotatori, arrivando anche a un’emorragia e a un’infezione;
- brufoli: possono creare l’effetto ‘tappo’;
- gravidanza: fenomeno che le donne incinta riscontrano la mattina, a seguito dei cambiamenti di pressione o agli sbalzi ormonali (gonfiore a livello della mucosa nasale o dei turbinati);
- patologie: come la sindrome di Meniere (malattia caratterizzata dalla sensazione di orecchie tappate, vertigini, nausea, suoni ovattati e perdita progressiva dell’udito) o il tumore della faringe.

CHE COSA NON FARE?

Per prima cosa è opportuno evitare le diagnosi ‘fai da te’.

Non bisogna usare i cotton fioc, che potrebbero spingere il cerume ancor più in profondità, ma dopo un bagno (doccia o nuotata che sia) si dovrebbero tamponare bene le orecchie con un asciugamani, girando la testa da un lato e poi dall’altro.

Inoltre quando si è sotto la doccia bisognerebbe cercare di non bagnare le orecchie per non peggiorare la situazione.

Evitare di soffiare il naso a bocca chiusa; si potrebbero, infatti, causare dei danni, a meno che l’effetto ‘tappo’ non sia causato dalla pressione atmosferica (in questo caso provare a deglutire tenendo la bocca aperta… non sarà facilissimo, ma funziona!).

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I RIMEDI NATURALI

Ecco qualche rimedio naturale per stappare le orecchie:

- olio di oliva: per sciogliere il cerume ne basta qualche goccia tiepida da far agire per tutta la notte, coprendo l’area interessata con del cotone. L’indomani risciacquare con acqua tiepida usando una siringa senza ago; 
- camomilla: per ammorbidire il cerume usando il contagocce;
- aglio: miscelato con un po’ di olio di oliva o di olio essenziale alle mandorle, serve sia per sciogliere il cerume sia come antibiotico per l’orecchio infetto;
- pulsatilla e belladonna: in gocce come disinfettanti;
- salice: l’infuso da bere risulta analgesico;
- eucalipto o lavanda: in caso di raffreddore ricorre ai suffumigi a base di questi olii essenziali. Basta far bollire una ciotola di acqua e versare 3 gocce di queste sostanze naturali, poi con un asciugamano ci si copre la testa e si respira il vapore. 

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ATTENZIONE E MISURE PREVENTIVE

È opportuno accertarsi di non avere un’infezione in corso. Come capirlo? C’è quasi sicuramente se si ha dolore intenso e persistente alle orecchie da diverse ore, della febbre, del vomito, della diarrea, fuoriuscita di liquido giallo-verde dalle orecchie. In caso si riscontri uno o più di questi sintomi è bene recarsi dal medico.

Per prevenire certi disagi:
- in volo non addormentarsi in fase di decollo e atterraggio, ma masticare una cicca o cercare di sbadigliare;
- per le mamme che volano con i neonati, allattarli o farli sorseggiare una bevanda in fase di atterraggio;
- durante le immersioni immergersi e risalire molto lentamente per adattarsi alla nuova pressione (evitare di fare immersioni in caso di raffreddore o di infezione alle vie respiratorie);
- in generale liberare le orecchie deglutendo, sbadigliando, masticando una cicca o una caramella;
- curare il raffreddore;
- è meglio evitare l'utilizzo dei coni di cera, in quanto non è stata dimostrata la loro efficacia (rischio di scottarsi o di danneggiare l'orecchio).

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