di Alessandra Montelli
Un mal di testa ricorrente, una gastrite che non passa, un affanno continuo o delle eruzioni cutanee "inguaribili". Ed ecco che il pensiero di chi ne soffre va subito alla natura psicosomatica di questi e altri disturbi inspiegabili.
«In realtà, il termine "psicosomatico" è un po' abusato, perché rimanda alla centralità della psiche come originaria di tutti i mali cronici, quando invece la questione è più complessa e non può essere ridotta ad una spiegazione deterministica di causa ed effetto del tipo "siccome sei molto arrabbiato, ti viene il mal di stomaco!"- esordisce il prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica presso l'Università di Bologna.
IL RUOLO DELLE EMOZIONI
La natura psicosomatica di molti disturbi dipende da un'integrazione fortissima tra mente e corpo, secondo la quale, in caso di disagio, se non si esprime l'una (con le parole o le emozioni) lo fa l'altro (attraverso le malattie).
«Nell'ottica psicosomatica, alcuni disturbi sono dei meccanismi di difesa che le persone mettono in pratica inconsapevolmente quando vivono delle emozioni troppo dolorose da accettare. Non a caso, insorgono in persone che non riescono ad accettare alcuni eventi, anche remoti, perché magari fanno troppo male o non sono stati ancora digeriti» - continua l'esperto.
IL RUOLO DEL CORPO
Tuttavia, la malattie "inspiegabili" non hanno tutte un'origine psicologica: sarebbe come incolpare il paziente di non essere capace di superare certi conflitti o disagi emotivi.
«È l'interconnessione tra mente e corpo a cui accennavo prima: spesso alla base c'è un'origine organica (un batterio, un virus, una lesione ecc.) che poi viene modulata dal sistema immunitario in base alla mente. Il punto è che è difficile risalire all'emozione specifica che ha innescato il malanno - precisa il dottor Pani - Spesso si tratta di un complesso di emozioni e vissuti che parte dall'infanzia e che infleunza il modo in cui il nostro corpo reagisce ai disturbi».
UN ESEMPIO PRATICO
Ipotizziamo di essere stati colpiti dal virus dell'influenza, ma ci accorgiamo che febbre e raffreddori vari persistano a lungo. Ebbene, se ci percipiamo come bambini abbandonati, che devono fronteggiare il mondo da soli, è molto probabile che la malattia tenda ad affliggerci più de dovuto.
«La spiegazione che potremmo ricavarne è che intanto ci siamo lasciati abbattere dal virus, perché in fondo desideriamo essere coccolati a letto (e quindi non affrontare la vita da soli), per avere un pretesto che giustifichi la nostra evasione dal mondo» - ribadisce lo psicologo clinico. E come questi potrebbero esserci tanti esempi simili di emozioni che vengono allo scoperto attraverso i segnali del corpo.
I SENTIMENTI PIU' DIFFUSI
«In genere, procuramaggior disturbo tutto ciò che è vissuto come frustrante: si va dalla rabbia alla delusione; dalla paura al senso di ferimento e così via - precisa l'esperto - Si esprime attraverso il corpo ciò che procura disagio ma che non si riesca a verbalizzare, come ad esempio le emozioni dolorose e intollerabili per non aver superato un esame, un lutto, una difficoltà economica ecc».
In questi casi, la sofferenza che ne deriva è talmente forte da essere "sentita" che trova una via di espressione immediata nel corpo, incanalandosi in uno o più sintomi.
I SINTOMI PIU' COMUNI
La casistica dei disturbi psicosomatici è amplissima, e non sempre è facile individuare l'esatta eziologia. Solo il medico, grazie ad un'attenta anamnesi del paziente, può valutarne l'entità.
I più frequenti sono:
- affezioni della pelle: sempio la psoriasi, acne, dermatite atopica, il prurito, neurodermatosi, iperidrosi, orticaria, la canizie, sudorazione abbondante;
- disturbi dell'apparato gastroenterologico: gastrite, dispepsia, colite, spasmi, aria in stomaco e intestino, stipsi, diarrea;
- disturbi sessuali: vaginismo, impotenza, dolore durante i rapporti sessuali;
- cefalee, emicranie e altri dolori a carico di testa, collo e spalle;
- affezioni a carico del sistema cardiovascolare: palpitazioni, iperventilazione, ipertensione arteriosa.