5 modi per rielaborare il lutto per la morte del tuo pet

Perdere un animale d’affezione è un dolore terribile. Ecco come superare il distacco ed evitare lo scherno dei cinici



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Foto: iStock



Amare (e soprattutto essere amati) da un animale, domestico o addomesticato che sia, è un’esperienza totalizzante. Chi lo ha provato lo sa. Perché gli animali hanno la capacità di connetterci all’istante con la natura, con i nostri istinti più genuini, con la nostra capacità di dare. E lo fanno senza bisogno di parole. Ci amano e basta. E attivano i nostri neuroni specchio: basta copiarli. È un dito puntato verso la nostra parte migliore, un luogo sicuro in cui riposarci perché siamo accettati proprio per come siamo, senza trucchi. Ma cani, gatti, conigli, criceti, pesci e qualunque essere vivente a cui ci si può affezionare, sono esseri viventi e perciò mortali. E quel giorno in cui bisogna lasciarli andare prima o poi arriva. Ed è uno strappo ancora più doloroso perché è silenzioso. E molto difficile da spiegare agli altri. Per pudore, e per la paura di non essere capiti e quindi feriti. Ma le strategie efficaci per superare questo momento ci sono. Elisa Silvia Colombo, psicologa che offre un supporto psicologico ai padroni presso il cimitero per animali Il fido custodeci spiega come fare.


1) Custodisci il tuo dolore perché è prezioso. «Ci vogliono circa due mesi per rielaborare il lutto di un animale d'affezione (ma c'è chi ci mette molto di più). Per quel periodo, evita di parlarne con chi non ama gli animali: sei fragile e rischi di farti ferire gratuitamente», consiglia la psicologa. Confidati solo con gli amici “di zampa”, guarirai prima. E non prendere subito un altro cucciolo. «Molti lo fanno e funziona, ma a patto che tu sia pronta a una nuova relazione. Spesso si compie questa scelta d’impulso cercando di sostituire il nuovo animale con quello appena mancato, incappando in una delusione terribile. Perciò, se lo fai, sii consapevole: è un altro essere vivente e tutto sarà diverso. Datti tempo per rielaborare la perdita», consiglia l’esperta.


2) Ritualizza il momento del passaggio. «Per esempio puoi seppellire il tuo cucciolo. I cimiteri per animali ormai sono molto diffusi in tutta Italia: puoi tumulare il tuo amico a quattro zampe e poi andarlo a trovare tutte le volte che vuoi», continua Elisa Silvia Colombo. «E proprio lì puoi anche trovare persone con cui condividere ricordi ed esperienze, una strategia molto efficace per rielaborare il distacco». A Roma per esempio c’è la Casa Rosa, dove riposano i cani di Sandro Pertini e Anna Magnani, a Milano c’è il Fido Custode, che fa servizio a domicilio evitandoti le penose procedure del "dopo". E ancora, sulle dolci colline maremmane, in provincia di Grosseto,  c'è Dignipet, alle porte di Pescara, nella verde campagna, ecco la Valle degli affetti e, baciati dalla brezza marina, il giardino di Artemide a Reggio Calabria La cuccia a Sassari, in Sardegna. Se invece preferisci conservare le ceneri del tuo cucciolo sempre con te, puoi anche farlo cremare e conservarne l'urna (tutti i cimiteri per animali svolgono questo servizio).


3) Converti la sofferenza in creatività. «Pianta un albero in sua memoria in giardino, nel suo luogo preferito o semina i fiori dove faceva le buche: è una soluzione per alleviare la sofferenza», consiglia l'esperta. «O ancora, ricicla i suoi vecchi giochi, in canile o in gattile per esempio, perché servano ad altri pet in cerca di casa. O ancora aiuta gli animali in difficoltà facendo volontariato: ti sentirai utile e la nostalgia sarà più facile da arginare. Oppure fai la dog sitter per amici e parenti: la vicinanza di nuovi quattrozampe ti consolerà», prosegue la psicologa.


4) Parlane con i tuoi bambini e con il tuo compagno. «Condividere questo dolore con il resto della famiglia è importante: ti aiuta a superarlo. E se devi comunicare il triste evento ai bambini, ricordati di non inventare una storia poco credibile (per esempio: "il cane è scappato"). I bambini in genere hanno un sesto senso per le bugie e dirle non fa che peggiorare la situazione. In questo modo tra l'altro non permetti loro di superare il distacco, rischiando che continuino a sperare che l’animale torni a casa. Meglio dire la verità, magari utilizzando delle metafore delicate (è andato in cielo, è diventato una stella) o un disegno o un gioco, ma essendo molto chiara sul concetto della morte e sul suo significato», consiglia l'esperta.


5) Non aver paura a chiedere aiuto. Rivolgiti a uno psicologo che sia preparato sulle relazioni uomini-animali. Ti sarà di grande supporto per superare il vuoto affettivo lasciato dal tuo cucciolo, aiutandoti a esprimere le emozioni più profonde e a guardare da vicino il senso di perdita. E se il tuo pet è malato e sai che sei vicina al momento cruciale, non aspettare il giorno in cui muore: cerca sostegno prima. Un esperto può farti vivere serenamente gli ultimi momenti insieme» conclude Elisa Silvia Colombo. Jordan Roberts, la padrona di un bellissimo labrador nero, ci è riuscita. Qui c'è la storia dell'ultimo giorno di Duke. Ed è stato felice. 


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