hero image

Carbossiterapia: tutte le novità

Efficace contro la cellulite, è utile anche come terapia anticalvizie e antiage nelle zone intime. Scopri come funziona

credits: iStock




Arrivata in Italia nel ’90 come terapia medica per curare la Sindrome di Raynaud (un problema che causa spasmi circolatori nelle dita della mano, che diventano bianche), la carbossiterapia in seguito si è affermata nel mondo della bellezza, dove oggi sta vivendo un ritorno di fiamma. Tant’è che viene proposta da oltre duemila centri sparsi in tutta Italia, per combattere svariati inestetismi.

«Merito anche di un’importante innovazione tecnologica che l’ha resa del tutto indolore», spiega il dottor Roberto Parmigiani, presidente della Società italiana di carbossiterapia.

«Fino a qualche anno fa, l’anidride carbonica (il gas che, iniettato sottocute, riapre i capillari e riattiva la circolazione) non veniva riscaldata, procurando bruciore. Se si porta alla temperatura di 45° C, invece, la sua inoculazione risulta rapidissima e ben tollerata».


IDEALE PER COMBATTERE LA CELLULITE

«Numerosi studi dimostrano che questa terapia è particolarmente efficace contro la “buccia d’arancia” », puntualizza il dottor Parmigiani. Vengono infiltrati 8-10 punti per gamba seguendo il decorso della grande e piccola safena. Da lì l’anidride carbonica si diffonde al circolo linfatico, che corre parallelo.

Il fine è riattivarlo, insieme a quello venoso. «Seduta dopo seduta (ne servono 8-10, che costano 80 € l’una) viene curata l’insufficienza vascolare e la stasi linfatica che stanno alla base di ogni stadio della cellulite: da quello edematoso a quello fibromatoso». Così le gambe diventano più leggere, mentre la pelle “a materasso” si riduce.


SI USA ANCHE CONTRO LA CADUTA DEI CAPELLI

L’ambito di applicazione più nuovo della “carbossi” è la terapia anticalvizie, attraverso un protocollo, certificato a livello mondiale, denominato Cdt Needle. «Su un manipolo sono montati tre aghetti sottilissimi (31 gauche, cioé più piccoli di quelli da insulina) che penetrano velocemente nel cuoio capelluto per un millimetro e mezzo di profondità», spiega l’esperto.

«Qui rilasciano il benefico gas che migliora l’irrorazione sanguigna del bulbo pilifero, divenuto atrofico proprio perché non vascolarizzato. In questo modo si neutralizza l’azione degli ormoni androgeni (nelle donne aumentano in menopausa), i maggiori responsabili della caduta dei capelli».

Neovascolarizzato, il bulbo riceve ossigeno e nutrimento, riprendendo la sua funzionalità. I capelli cominciano a ricrescere già dalla terza seduta, ma per ottimizzare i risultati è bene farne 10, meglio ancora se abbinando l’anidride carbonica a microinfiltrazioni di fattori di crescita tissutali (aminoacidi, polinucleotidi,minerali). Il costo? Da 80 a 120 € a seduta. 


ANTIAGE NELLE ZONE INTIME

Rimpolpa le grandi labbra, migliora l’afflusso di sangue ai genitali e alle mucose e, diffondendosi all’interno, “affina” anche i nervi sensitivi e i muscoli del perineo. «La carbossiterapia rappresenta l’ultima frontiera dell’antiaging vaginale», spiega il dottor Giancarlo Balzano, ginecologo a Roma.

«Uno studio condotto nel 2014, su 72 donne in menopausa,dall’Università di Città del Capo dimostra che aumentano la lubrificazione e la sensibilità vaginale, nonché la risposta orgasmica. Il tutto senza ricorrere agli ormoni».


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul n. 14 di Starbene in edicola dal 22/03/2017

Leggi anche

Medicina estetica, i trattamenti effetto naturale

Vita da vespa: le dritte per ottenerla

Gambe gonfie? Prova la pedalata con idromassaggio

Più tono al viso con la radiofrequenza

Linea: 4 erbe "amiche"