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Detox: che cosa fare dopo un’abbuffata

Quando si esagera a tavola non mancano nausee, pesantezza di stomaco e acidità. Ecco il pronto soccorso green

credits: iStock




Mangiare e bere in buona compagnia è piacevole e a volte capita di esagerare. Se la digestione si trasforma in un tormento, e pesantezza, nausea o acidità avvelenano le ore successive al pasto chiedi aiuto alle cure dolci.

Ecco alcuni rimedi per combattere questi sintomi sgradevoli, ottenere un rapido sollievo ed eliminare le tossine accumulate.


Cosa fare per la digestione difficile

Cosa prendere subito: «Fai sciogliere in una tazza d’acqua tiepida mezzo cucchiaino da caffè di bicarbonato e un quarto di limone spremuto», consiglia il dottor Luigi Torchio, esperto di omeopatia e medicina naturale.

«Lascia decantare la schiuma e prima di assumere la bevanda, aggiungi un po’ di zenzero grattugiato che favorisce lo svuotamento gastrico e la digestione». Puoi bere il preparato anche in piena notte, se ti svegli con un blocco di cemento sullo stomaco.


Il giorno dopo: «Disintossicati con un mix di erbe come cardo mariano, carciofo, tarassaco, rosmarino e genziana. Le trovi in tintura madre e pastiglie: 20-30 gocce o 1-2 compresse a stomaco vuoto, 2-3 volte al giorno, ti aiuteranno a depurare l’organismo eliminando le tossine accumulate durante l’abbuffata», consiglia l’esperto. Per un effetto più duraturo è consigliabile proseguire il trattamento per 20-30 giorni.


Cosa fare per la nausea

Cosa prendere subito: «Fai bollire in un pentolino per 5-10 minuti l’equivalente di una tazza d’acqua a cui avrai aggiunto 3 o 4 foglie di salvia, 1 rametto di rosmarino e 2 fettine di limone. «Filtra e bevine subito una tazza per sbloccare la digestione e spegnere la nausea postpasto », indica il dottor Torchio.

«Dopodiché tieni in bocca per almeno un quarto d’ora (senza poi deglutirlo) un chicco di caffè che, agendo sui recettori dell’apparato digerente, è efficace contro nausea e vomito».


Il giorno dopo: «Bevi almeno altre 2-3 tazze della tisana nel corso delle 24 ore. In più, per liberarti definitivamente dalla nausea, l’omeopata raccomanda di assumere il rimedio Nux vomica 5CH, 3 granuli a stomaco vuoto, anche 5 volte nell’arco della giornata, fino alla scomparsa del sintomo», consiglia l'esperto.


Cosa fare per i bruciori di stomaco

Cosa prendere subito: «Assumi 20-30 gocce di macerato glicerico di Ficus carica diluite in mezzo bicchiere d’acqua. Se necessario, puoi ripetere l’assunzione fino a un massimo di 3-4 volte nell’arco delle 24 ore.

«Il fico ha un’azione disinfiammante grazie alle proprietà digestive degli enzimi presenti nelle gemme della pianta, che riducono l’eccessiva secrezione dei succhi gastrici», spiega il nostro consulente.


Il giorno dopo: versa in un bicchiere un cucchiaino di argilla bianca, aggiungendo acqua naturale. Mescola per bene con un bastoncino di legno o una paletta da cocktail in vetro e bevi il preparato il mattino a digiuno e la sera prima di coricarti.

«Per calmare definitivamente il bruciore e regolare il pH dello stomaco, grazie alle proprietà antinfiammatorie dell’argilla, puoi proseguire la cura per altri 20 giorni-1 mese», suggerisce il medico. 


Prova anche la digitopressione

Queste semplici tecniche di stimolazione, derivate dalla digitopressione, possono aiutarti a combattere pesantezza e nausea. Favoriscono i movimenti peristaltici, cioè le contrazioni di esofago e stomaco durante la digestione. Eseguile una dopo l’altra, al termine dei pasti principali.

1) Premi in modo costante per 3 minuti, con il pollice, il punto di agopuntura che si trova sulla superfice interna di ogni avambraccio, 3 dita sotto la piega di flessione del polso.

2) Con il dito medio, esercita ripetutamente, per una trentina di volte, una decisa pressione sul punto di agopuntura situato a metà strada tra la punta dello sterno e l’ombelico


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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 18/07/2017




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