Dieta libera, non resistere alle tentazioni

Nelle nuove diete è possibile inserire anche qualche piatto sfizioso o un dolce senza sensi di colpa, ma nelle giuste proporzioni



di Daniela Bavestrello

Possono presentarsi sotto molte forme: un dolce che ti guarda invitante dalla vetrina della pasticceria, un pranzo di festa che ti invoglia a lasciarti andare, uno snack qualunque in un momento di sconforto. La tentazione è lì, decisa a metterti alla prova, a sfidare tutto quello che già sai e conosci perfettamente, pronta a farti cadere in un trabocchetto pericoloso. Perché ciò che troverai sbagliato, dopo aver ceduto allo sgarro, non saranno la conta delle calorie, né i “grammi” in più segnati dalla bilancia. Ciò che metterai in discussione sarà molto di più: farai il processo a te stessa, alla tua autostima, alle tue capacità e alla tua forza. E spesso ti ritroverai a dichiararti colpevole, senza appello, e senza possibilità di redenzione. Perché diventa difficile, sotto lo sguardo ipnotico del serpente ammaliatore, ricordare che una mela è solo una mela, e non la porta verso l’inferno. Ecco perché è importante imparare a difendersi dalle tentazioni. Non da quel determinato cibo o da quella porzione in più, ma dal significato simbolico che quella trasgressione assume. Vediamo i casi più comuni.

IL PICCOLO SGARRO
La condizione più semplice, quella che prima o poi capita a chiunque sia a dieta, è legata alla mini trasgressione. Al fatto che quella volta, in quel determinato momento, sei uscita dalla regola. Di per sé si tratta semplicemente di un’occasione. La bilancia non se ne accorge neppure. Ma la tua mente comincia a fare le capriole. E ti dici che non sei stata brava, non sei capace, non vali niente se non riesci neppure a rinunciare nemmeno a quel piccolo assaggio. Senza accorgertene hai dato a un morso di cibo, a un cioccolatino, il potere di distruggere la tua forza di volontà e di minare le fondamenta della tua dieta. Come venirne fuori? Facendo quello che le diete più moderne, proprio come la nostra Dieta Libera, ti ricordano: non ci sono cibi proibiti, ma solo la ricerca del migliore equilibrio tra i vari alimenti. Se la fetta di torta ti attira tanto, devi cercare di inserirla nella tua alimentazione regolare. Non una tentazione distruttiva, ma l’occasione per gestire meglio la tua dieta.

IL GESTO DI SCONFORTO
Ci sono momenti nella vita in cui ci si sente stanchi, stufi di combattere, o comunque insoddisfatti di come vanno le cose. In quei momenti può capitare di mettere in discussione le proprie abitudini. E prende lo sconforto: a cosa serve avere una buona alimentazione, seguire una dieta, fare sacrifici, se poi tutto va male e la vita è piena di problemi? Eccola lì, che occhieggia, lusingandoti: la tentazione di mollare tutto, perché tanto non ne vale la pena. E tu saresti quasi disposta a lasciarti andare. Ma se la guardi bene, è solo una trappola. Non ti dice di cambiare vita, di lasciare il lavoro o le persone che ti fanno soffrire, di trovare un altro modo per risolvere i problemi, quelli importanti e grandi che devi affrontare. No. Ti seduce, ti convince a mollare ciò che, alla fine, non cambierà quasi nulla: la tua dieta. La tentazione di lasciarsi andare, di mangiare anche più di quello che davvero ti andrebbe, di buttare via tutta la tua fatica, va combattuta andando a recuperare non tanto le ragioni della tua dieta, ma quelle della tua vita. Devi trovare il modo di riflettere, magari anche con l’aiuto di uno psicoterapeuta, sui valori della tua vita, e riconoscerne il suo significato più profondo. Solo così troverai il modo per mollare davvero ciò che non ti serve, senza buttare via te stessa e uno stile alimentare che ti fa solo bene.

«Gli unici alimenti che bisogna bandire dalla dieta? Quelli che non piacciono», dice la dottoressa Carla Lertola. «Per ritrovare il peso forma è fondamentale adottare uno stile di vita animato da tante passioni: per il buon cibo, per la convivialità. Non succede nulla se ci si concede un “fuoripista” quando si esce a cena con gli amici. L’importante è imparare ad ascoltare se stessi e scegliere solo ciò che si ama davvero, senza diventare vittime dell’effetto valanga: “Ho iniziato a sgarrare e a questo punto non mi fermo più”. Se il fuoripista è circoscritto aiuta anzi a seguire la dieta con più fiducia ed entusiasmo. Allo stesso modo è fondamentale trovare un’attività fisica che appassioni: solo così si avrà la garanzia di svolgerla con costanza, e solo così si otterranno risultati concreti e duraturi», spiega la dietologa.

Articolo pubblicato sul n. 29 di Starbene in edicola dal 7/7/2014

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