Quando la mamma boicotta la dieta

Tua madre ti ostacola perché teme per la tua salute. O perché tu riesci a dimagrire e lei no. Trasformala da nemica in alleata, con i nostri consigli



di Daniela Bavestrello

A volte l’ostacolo maggiore, quando si decide di iniziare una dieta, è rappresentato dall’incapacità di convincere gli altri. Gli amici, che sembrano impegnarsi al massimo per farci sgarrare. Il partner, che a volte sopporta malvolentieri le nostre scelte alimentari.

E, spessissimo, le mamme. Forse messe in allarme dall’idea (errata) che il emplice tagliare le calorie possa essere la prima manifestazione di un disturbo del comportamento alimentare, come anoressia o bulimia. Oppure ancora vittime di un inconscio conflitto con noi, che riusciamo a seguire un regime dimagrante, mentre loro lottano inutilmente da decenni con i fatidici chili di troppo.

Qualunque sia il motivo, il disagio può diventare pesante da tollerare e l’incomprensione trasformarsi in una battaglia, in cui, invece del peso, rischiamo di perdere l’affetto e la stima reciproci. Vediamo dunque come affrontare le madri che, più o meno consapevolmente, ci remano contro, sia se viviamo con loro sia se siamo fuori casa da un pezzo.

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FALLA RASSICURARE DAL MEDICO

Per prima cosa dobbiamo capire se la motivazione di mamma è tutta solo nella sua testa. O se, effettivamente, stiamo facendo qualcosa di sbagliato. A venirci in aiuto non possono essere né i libri né le mille ricette per dimagrire. Solamente uno specialista, possibilmente un medico dietologo, può confermare che abbiamo bisogno di perdere peso.

Questo vale soprattutto se non abbiamo ancora vent’anni, perché decidere di mangiare di meno, riducendo le porzioni o, peggio, eliminando determinati cibi, può davvero compromettere la salute di un corpo ancora in fase di crescita. Ma la supervisione dello specialista è importante anche se siamo più “grandi”: serve per capire se abbiamo preso una decisione giusta.

Forse stiamo optando per un regime alimentare speciale (per esempio senza glutine) di cui non abbiamo realmente necessità (perché non siamo intolleranti a questa sostanza contenuta in molti cereali). O magari ci stiamo lasciando influenzare da filosofie, falsi miti o regimi “famosi”, che alla luce della ragione potrebbero rivelarsi fuorvianti, quando non addirittura pericolosi.

Ebbene, il medico potrà mettere a tacere tutte le paure di mamma, e bloccare i suoi attacchi alla nostra dieta, rassicurandola (con autorevolezza) che stiamo agendo per il nostro benessere. Non solo. Ci aiuterà anche a capire meglio come muoverci nel nostro nuovo universo alimentare.

COINVOLGILA NELLE TUE SCELTE


La seconda cosa importante da fare è stabilire insieme a nostra madre obiettivi e limiti. Decidere di comune accordo (sempre con la supervisione del dietologo) i chili che vorremmo perdere al mese, fissare regole chiare per non eccedere né in pranzi luculliani, né in restrizioni esagerate (un po’ come succede nella nostra Dieta Libera), può servirci a tenere sotto controllo sia le ansie di mamma, sia le nostre tentazioni.

Potrebbe comunque capitare, anche quando tutto sembra filare liscio e stiamo guadagnando, giorno per giorno, un corpo più bello e più sano, che lei ci faccia lo sgambetto: metta in tavola le nostre pietanze preferite (e proibite!) oppure dimentichi di preparare quello che avevamo concordato per il pranzo (quando mangiamo insieme).

Oppure, peggio ancora, che aggiunga di nascosto panna o burro (o altre calorie inutili) al nostro piatto “leggero”. In questo caso le paure di mamma stanno prendendo il sopravvento su di lei. E un semplice ragionamento potrebbe non essere sufficiente a contrastarla.

NON “PESARE” SU DI LEI

Non pensiamo che sia una persona ignobile e odiosa e che si comporti così perché non ci vuole bene. La verità è che non riesce a gestire in modo ragionevole un problema che è solo suo (il rapporto madre-figlia non c’entra). Sta a noi riuscire a contenere la sua parte irrazionale, e aiutarla a sopportare il fatto che noi (e non lei) siamo a dieta.

Se viviamo ancora insieme, cerchiamo di renderle la vita più facile, organizzando in prima persona la spesa e i cibi da cucinare (non lasciamole sulle spalle tutto il peso organizzativo di una nostra scelta). E se invece stiamo da sole, anziché andare a casa sua a pranzo proviamo a invitarla noi e facciamole assaggiare qualcuna delle nostre pietanze “dietetiche”.

Scoprirà che sono buone (se si sta seguendo un’alimentazione sana non potrebbe essere altrimenti!) e questo le permetterà di cambiare atteggiamento, di diventare meno ostile e più collaborativa. E magari di trasformarsi
in una fan della nostra nuova dieta.

LA DIETA LIBERA UNISCE TUTTI

«Avere l’appoggio delle persone che ci stanno più vicine (in particolare se si tratta di chi cucina per noi) è fondamentale per riuscire a perdere peso», afferma la dottoressa Carla Lertola. «Nella mia lunga esperienza di medico dietologo non mi è mai capitato di conoscere mamme contrarie a regimi sani ed equilibrati, come la nostra Dieta Libera, che non impone menu rigidi e lascia la possibilità di organizzare pranzi e cene con grande flessibilità. Per la gioia di chi organizza la spesa e prepara i piatti», spiega l’esperta.

«Forti del sostegno materno le ragazze, ma anche le donne già sposate, raggiungono prima e senza cedimenti l’obiettivo concordato con lo specialista. E spesso riescono a coinvolgere, nel cambiamento delle abitudini alimentari, anche il resto della famiglia, con vantaggi sia in termini di chili persi sia di salute: se si inizia a mangiare in modo diverso sarà più facile per tutti conquistare il peso forma (e un maggior benessere)».

Articolo pubblicato sul n. 22 di Starbene in edicola dal 17/05/2016

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