Shirataki: un modo diverso di dire pasta

Aiutano a stare in forma e vengono incontro a molte esigenze nutrizionali: gli spaghetti di konjac sono una valida alternativa alla classica pasta



Innanzitutto occorre spiegare cosa sono: «gli shirataki sono spaghetti ottenuti con una farina chiamata glucomannano che si estrae dalla radice di un tubero di origine asiatico chiamato konjac» spiega la dottoressa Sara Cordara, nutrizionista e specialista in scienza dell'alimentazione.

In commercio si possono trovare nella versione umida confezionati in vaschette contenenti acqua e in forma secca in confezioni di prodotto disidrato, pratiche e pronte ad essere preparate in ricette diverse e gustose.


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Alleati della linea

Gli shirataki sono un alimento chiave per chi vuole dimagrire e mantenersi in forma, qualunque sia la dieta che si sceglie. «100 grammi di shirataki cotti hanno infatti circa 10 calorie contro le 360 calorie di 100 grammi di pasta – commenta la nutrizionista – L’importante è la scelta dei sughi e la quantità dei condimenti utilizzati che possono aumentare, e di molto, le calorie al piatto».

In ogni caso, con le dovute attenzioni, grazie agli shirataki si possono risparmiare anche più di 400 calorie al giorno senza rinunciare al gusto.

Saziano con gusto

«Il glucomannano di cui sono fatti gli shirataki è una fibra solubile che non viene assorbita e non dà calorie ma ha la proprietà di gonfiarsi dando un immediato senso di sazietà che aiuta a tenere sotto controllo il senso di fame e impedisce di esagerare con altri cibi più calorici», prosegue la dottoressa Cordara.

Un piatto di shirataki quindi soddisfa nell’immediato il palato e offre un senso di sazietà che dura anche tre ore dopo averlo mangiato e che evita di continuare a mangiucchiare fuori pasto, abitudine pericolosa per la linea.

Tengono pulito l’organismo

«Un altro effetto benefico del glucomannano è quello di favorire il transito intestinale – continua l’esperta – Questo è legato alla capacità di questa fibra di assorbire liquidi e sua alla viscosità, preziosa per aumentare la massa fecale e velocizzare il transito intestinale».

Gli shirataki quindi sono perfetti per mantenere libero l’organismo dalle scorie e dalle tossine che lo appesantiscono e possono aggravare problemi estetici come la cellulite.

Aiutano ad abbassare il colesterolo

È risaputo che alti valori di colesterolo nel sangue possono essere un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.

«Diversi studi hanno osservato che pochi grammi al giorno di glucomannano puro presi per sole quattro settimane sono in grado di ridurre il livello di colesterolo del 10% e dei trigliceridi del 23%» commenta la dottoressa Cordara.

Naturalmente occorre fare attenzione ai condimenti: per la salute del cuore e delle arterie è bene preferire l’olio extravergine di oliva, possibilmente a crudo.

Sulla tavola ad ogni età

«Gli shirataki possono sostituire del tutto la pasta nel caso di problemi di celiachia proprio perché non contengono glutine» suggerisce l’esperta. In tutti gli altri casi possono essere un primo piatto alternativo che aiuta a variare il gusto e a introdurre nutrienti diversi rispetto a quelli presenti nella pasta tradizionale.

Tutti possono trarne vantaggio, gli adulti innanzitutto ma anche i bambini e gli anziani, entrambi spesso inappetenti. Sono anche una buona fonte energetica e possono quindi rientrare a pieno titolo nell’alimentazione degli sportivi.

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