Quanto sale c’è nei cibi che mangiamo

Secondo l’Oms, non dovremmo assumere più di 5 grammi di sale da cucina al giorno. Ma oltre a quello che usi per condire, c’è quello nascosto negli alimenti. Guarda la gallery per scoprire quanto ce n’è nei cibi più comuni




1,7 milioni di morti potrebbero essere evitati ogni anno se tutti consumassero meno di 5 grammi di sale da cucina al giorno. Lo spiega l'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità). La prima città a correre ai ripari è New York. Dall'inizio del 2016 le catene di ristoranti, fast food, caffetterie (con almeno 15 locali in tutti gli Stati Uniti) sono obbligate a segnalare nel menu, mettendo il simbolino di una saliera, i piatti che contengono più di 2,3 grammi di sodio (il limite massimo raccomandato, come consumo ideale, per l'intera giornata).

Non solo. Devono anche aggiungere l'avvertimento che assumere troppo sodio è un rischio per la salute. Chi non lo farà, dopo il 29 febbraio 2016 prenderà una multa di 200 dollari, pari a circa 185 euro. Gli Americani, insomma, fanno sul serio. Le sanzioni in denaro scatteranno in concomitanza con la World Salt Awareness Week (la settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale), in programma all'inizio di marzo


CHE DIFFERENZA C'È TRA SALE E SODIO

Il sodio è uno dei due componenti del sale da cucina (l'altro è il cloro). Sulle etichette delle bottiglie di acqua e nelle tabelle sulla composizione degli alimenti trovi indicati i milligrammi di sodio che ci sono in 100 grammi di ogni cibo o in 1 litro di acqua minerale.

Come fai a sapere a quanti g di sale corrispondono? Il calcolo è semplice: un etto di sale è costituito da circa 40 g di sodio e 60 g di cloro. Quindi devi dividere il sodio per 40 e moltiplicarlo per 100 (per esempio i 2,3 grammi di sodio considerati come il confine da non superare a New York corrispondono a 5,75 grammi di sale, un po' più di quanto definito ottimale dall'Oms). Per passare invece dal sale al sodio devi dividere per 100 e moltiplicare per 40 (i 5 grammi di sale suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità valgono, quindi, come 2 grammi di sodio).


QUALI SONO I DANNI PER LA SALUTE

«Eccedere con il sodio (o il sale) non solo costringe i reni a un superlavoro (per eliminare le quantità in eccesso!), ma causa un'impennata della pressione (il volume del sangue aumenta perché, per “diluire” la pericolosa concentrazione di sale, l'organismo fa confluire più acqua nelle arterie) e, di conseguenza, favorisce la comparsa dei disturbi cardiocircolatori», spiega la dottoressa Diana Scatozza, medico dietologo. Negli Stati Uniti infarti e ictus, insieme, provocano più decessi di qualsiasi altra malattia (tumori compresi).

E in Italia non siamo messi meglio. Secondo i dati dell'Istat, i problemi cardio e cerebrovascolari (uniti a ischemie e altre patologie cardiache) sono responsabili del 35-40% delle morti registrate ogni anno nel nostro Paese. Predisposizione genetica a parte, sul banco degli accusati c'è sempre il sale. «In media ogni italiano ne assume 10 grammi al giorno: il doppio di quanto dovrebbe», avverte la nostra esperta. Non siamo certo più virtuosi degli americani! Ma un semplice dato potrebbe aiutarci a cambiare abitudini. È stato calcolato che, se rispettassimo i consigli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il rischio di avere un ictus si ridurrebbe del 23% e quello di ammalarsi di cuore del 17%.


CON I TRUCCHI GIUSTI LO TIENI SOTTO CONTROLLO

«Restare sotto i 5 grammi al giorno può sembrare difficile, ma non lo è», afferma la dottoressa Scatozza. Ecco qualche consiglio per riuscire nell'impresa. «Niente saliera in tavola! Metti 2,5 g di “polvere bianca” (pari a circa mezzo cucchiaino), in una tazzina da caffè o su un piattino e utilizzali per insaporire i cibi che preferisci. Gli altri 2,5 grammi potrai invece assumerli con gli alimenti o le bevande, facendo attenzione al loro contenuto di sodio», consiglia l'esperta. Puoi aiutarti con la nostra gallery (Fonte: Campagna “Meno sale più salute” marzo 2015e con le tabelle del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.

«Nel menu fai spazio a cereali in chicchi, pasta, frutta, verdura, carne e pesce fresco, uova, latte, yogurt, pane insipido. Stai invece alla larga da formaggi stagionati, salumi, prodotti conservati, salsa di soia, maionese, patatine. Se ti sembra un sacrifico eccessivo, cerca almeno di limitare le porzioni», conclude l'esperta.

(elaborazione grafica di Lisa Bernardinello e Claudia Mazzoleni)


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