Linea: la dieta dei 7 ormoni

Ideata da un medico americano, dura 21 giorni e si basa sul reset dei messaggeri chimici coinvolti nel metabolismo. Scopri come funziona



di Marzia Nicolini

«La mia lunga grassa storia personale». Così Sara Gottfried, medico ginecologo americano, definisce senza giri di parole la sua lotta contro il sovrappeso. «Avvertivo nella mia vita un grande vuoto e cercavo di colmarlo con il cibo», aggiunge. «Ero stressata, intossicata, infelice, piena di risentimento.

Fino a quando mi sono iscritta a un programma sulla dipendenza dal cibo e ho messo a punto un metodo di dimagrimento basato sul reset dei 7 ormoni coinvolti nel metabolismo». Della dieta che le ha salvato la linea Sara Gottfried parla nel suo ultimo libro, uscito per Sperling & Kupfer (18 €).

Fai la tua domanda ai nostri esperti 

SCOPRI CON UN TEST SE QUESTA DIETA FA PER TE

Quello che l’organismo fa con il cibo ingerito è stabilito dagli ormoni. I tuoi sono in equilibrio o hanno bisogno di una rimessa a posto? Rispondi alle domande e lo saprai.

1 Mangi più del dovuto e poi prendi un lassativo, ti procuri il vomito o esageri con l’attività sportiva per smaltire gli eccessi a tavola? sì no

2 Hai notato che, per ricavarne lo stesso piacere di un tempo, hai bisogno di assumere sempre maggiori quantità di cioccolato, patatine fritte o di un altro comfort food? sì no

3 Continui a consumare alimenti che hanno effetti negativi sul tuo benessere? sì no

4 Ti sembra che il tuo peso fluttui di continuo? sì no

5 Limiti palestra, piscina, cene fuori e altre attività piacevoli (compreso il sesso) rimandandole a quando sarai più magra? sì no

6 Brami alcuni cibi anche se non sei davvero affamata? Tendi a fare spuntini frequenti durante la giornata? Hai appetito dopo meno di quattro ore dai pasti? sì no

7 Assumi porzioni maggiori di quelle “normali”? Ti abbuffi? Provi un senso di colpa riguardo alla quantità o alla qualità di quello che metti nel tuo stomaco? sì no

8 Nascondi alcuni prodotti o li gusti in segreto? Hai una riserva privata di dolci o altri “peccati di gola” in un cassetto? sì no

10 Passi da una dieta all’altra in cerca di un rimedio miracoloso? sì no

11 Pensi con insistenza al cibo o al peso? sì no

12 Hai avuto problemi di salute dovuti agli eccessi a tavola (prediabete, diabete, ipercolesterolemia, sindrome metabolica)? Il medico ti ha suggerito di perdere chili per il tuo bene? sì no

13 Ti pesi ogni giorno? Il tuo umore è condizionato dal numero che leggi sulla bilancia? sì no

14 Ti senti esausta o fiacca dopo i pasti? sì no

CHE PUNTEGGIO HAI OTTENUTO?

> Hai risposto sì a 5 o più domande: faresti bene a iniziare subito la dieta che trovi qui di seguito. Cibo, stress e cattive abitudini hanno squilibrato i tuoi ormoni. E se vuoi perdere peso, non ti resta che rimetterli in linea.

> Hai risposto sì da 0 a 4 volte: al momento non hai bisogno di seguire il programma di reset. Ma se hai risposto affermativamente a più di 2 domande è meglio che giochi d’anticipo, per evitare problemi di sovrappeso (o di salute) in futuro.

TRE SETTIMANE DI RESET STEP BY STEP

Giorni 1-2-3: no alla carne

> Per abbassare gli estrogeni. Aumenta l’apporto di fibre (ne sono ricche le verdure e i cereali integrali) fino a raggiungere 5-45 g al dì: aiuterai il fegato a smaltire gli ormoni in eccesso. E consuma i grassi “buoni” di pesce (in particolare salmone e sardine), crostacei, frutta secca.

Giorni 4-5-6: niente dolci

> Per rendere di nuovo le cellule sensibili all’insulina, e ridurre la produzione di questo ormone che trasforma il surplus di zuccheri presenti nel sangue in grassi, dai un taglio a torte, biscotti, merendine, ketchup, miele

Assumi pochi carboidrati (meglio integrali) e circa mezzo chilo di verdure al giorno. Mangia proteine a ogni pasto: da 110 a 170 g circa di pesce o pollo, quinoa o legumi. E punta sui probiotici a colazione: si è visto che abbassano la glicemia a digiuno.

Giorni 7-8-9: zero frutta

> Per regolare la leptina. Lo zucchero naturalmente presente in banane, mele, uva (chiamato fruttosio) se viene ingerito in quantità esagerate non può essere elaborato dal fegato in combustibile per l’organismo. Viene perciò stoccato sotto forma di adipe, “sballando” la produzione dell’ormone dell’appetito (la leptina), che continuerà a farti sentire affamata perché gli zuccheri, anziché essere utilizzati per produrre energia, vengono accumulati inutilmente.

Il rimedio? Tante proteine a colazione e poche nel resto del giorno. Inserisci nel menu il solito mezzo chilo di verdure, dando la preferenza a carciofi, crauti e piselli. Evita le solanacee (patate, pomodori, melanzane) che possono alterare la digestione. Non fare spuntini   prova i grassi buoni dell’avocado.

Giorni 10-11-12: caffeina vietata

> Per ridurre il cortisolo: l’ormone dello stress, responsabile di insonnia, fame nervosa e insulinoresistenza. Sostituisci caffè e tè con acqua calda, limone e pepe o infusi alle erbe.

In questi 3 giorni continua a mangiare mezzo chilo di verdura insieme a grassi sani e proteine di origine vegetale e non superare i 20-49 g di carboidrati (equivalenti a 50 g di cereali in chicco).

Giorni 13-14-15: addio al grano

> Per riequilibrare gli ormoni tiroidei. Diversi studi hanno messo in luce un nesso tra intolleranza al glutine e malattie autoimmuni della tiroide. Per resettare il funzionamento di questa ghiandola, niente pizza, pasta, pasticcini. Validi sostituti? Gallette di semi, patate dolci al forno, noodles di alghe kelp.

Giorni 16-17-18: stop ai latticini

> Per riportare a livelli normali l’ormone della crescita. Latte e derivati freschi causano impennate sia di questo ormone sia del cortisolo (entrambi responsabili dell’accumulo di grasso addominale). Ricava le proteine che ti servono da pesce, carne, uova e legumi.

Assumi le solite verdure anche sotto forma di zuppe e creme. Bevi il latte vegetale addizionato di calcio.

Giorni 19-20-21: via gli inquinanti

> Per resettare il testosterone. Fitofarmaci, componenti della plastica, micotossine fanno salire questo ormone, rallentando il metabolismo. Dai la preferenza ai cibi bio correttamente conservati e consuma più alimenti alcalinizzanti (come i vegetali) che hanno un’azione detox.

Articolo pubblicato sul n.42 di Starbene in edicola dal 04/10/2016

Leggi anche

Dieta "One day light": come funziona

Dieta vegetariana flessibile: cos'è e cosa si mangia

Crudismo: pro e contro

Kyminasi diet: il microchip per dimagrire

Dieta Dukan, tutti i segreti