Dossier capelli: il tuo incubo, la forfora

Con le condizioni ideali e quando c’è una predisposizione genetica, l’ospite indesiderato cresce indisturbato, determinando infiammazione e desquamazione che si traducono in prurito, arrossamento e scagliette bianche



[gallery]Quelle odiose scagliette bianche. Quelle scagliette sottili che imbiancano le tue spalle ti fanno sentire sempre fuori posto e “sporca”, anche se sei “fresca” di parrucchiere. Di fatto, questo disturbo non ha nulla a che fare con l’ igiene. Dipende da alterazioni della barriera cutanea e da una maggior produzione di sebo che facilitano la proliferazione del Malassezia furfur, un fungo presente sul cuoio capelluto. Con le condizioni ideali e quando c’è una predisposizione genetica, l’ospite indesiderato cresce indisturbato, determinando infiammazione e desquamazione che si traducono in prurito, arrossamento e scagliette bianche. La loro produzione va alle stelle se sei stressata, se il tuo sistema immunitario è un po’ a terra, o quando l’umidità ambientale è alta. La forfora peggiora inoltre d’inverno, mentre sparisce o quasi d’ estate.Fai così. Diluisci lo shampoo con l’acqua e sciacquati con cura. E ancora: usa gommine, lacca, balsamo e detergenti tassativamente delicati: per evitare di provocarti una dermatite, un’infiammazione che irrita ulteriormente il tuo cuoio capelluto. Se ti senti stressata o con i nervi a fior di pelle, ritagliati dei momenti di relax: può bastare un bel bagno rilassante, fatto aggiungendo all’acqua un cucchiaio di fiori d’arancio amaro, chiusi in sacchettino di garza. Utile anche un massaggio al cuoio capelluto: è antistress e riattiva la circolazione: effettua pressioni circolari su tutta la testa con i polpastrelli per almeno 5 minuti e cerca di muovere il cuoio capelluto, senza tirare i capelli.Se non basta. Utilizza lozioni e shampoo antiforfora: contengono sostanze in grado di interferire con l'attività del fungo. Per eliminare in modo definitivo il problema, sfrutta l’aiuto di un nutricosmetico a base di un probiotico specifico: il Lactobacillus paracasei ST11. Questo ceppo aderisce alle cellule della parete intestinale e fa liberare 'messaggeri' che agiscono su vari organi, pelle compresa. Risultato: stimolano il turnover e la differenziazione cellulare, rinforzando la funzione barriera del cuoio capelluto. Le dosi ideali: una compressa al giorno per almeno due mesi. Uno studio condotto al Centre de Sante' Saboraud, clinica del capello dell'Ospedale Saint Louis di Parigi, dimostra che dopo 60 giorni di cura con Lactobacillus paracasei ST11 c’è una diminuzione della forfora di circa il 70%, e di quasi il 60% degli eritemi. Nel 70% dei casi, i risultati rimangono stabili nelle 6 settimane successive al trattamento.NON E' VERO CHE...Lavare tutti i giorni i capelli con i soliti shampoo aiuta. Rischi di procurarti una dermatite che peggiora la situazione.Vuoi saperne di più su tinte e piastre? Clicca qui.